Hotel e bar, sconto IMI da 28,5 milioni
L’impatto della crisi economica provocata dal Covid-19 è stato forte soprattutto su alcuni settori e categorie, a partire dal turismo e dall’indotto collegato. Per venire incontro alle imprese del comparto, Provincia e Consorzio stanno valutando un abbattimento, fino all’esonero per alcune categorie, strutture turistiche, commerciali e artigianato, dell’Imposta municipale immobiliare, la vecchia Ici per intenderci, al momento sospesa fino al 15 dicembre per quanto riguarda il 2020. Il valore di questa diminuzione ammonta a circa 28,5 milioni di euro. Sono risorse che Palazzo Widmann dovrebbe girare agli enti locali per compensare le mancate entrate. Per questo a livello di Consorzio dei Comuni è in corso una trattativa con il governatore Arno Kompatscher. La decisione, precisa il presidente degli enti locali Andreas Schatzer, dovrebbe arrivare entro la settimana prossima.
La possibilità è stata ventilata anche in consiglio comunale a Bolzano, durante la trattazione del bilancio consolidato, dal sindaco Renzo Caramaschi, come ha riportato il consigliere Claudio Della Ratta, ed è confermata da Schatzer.
L’Imposta municipale immobiliare applicata in Alto Adige è disciplinata dalla legge provinciale 3 del 2014, che ha sostituito per la provincia di Bolzano “le imposte comunali immobiliari istituite con leggi statali (TASI e IMU)”.
Stiamo valutando con Kompatscher lo sconto o l’esonero per tutto il 2020 dell’IMI dovuta dalle strutture turistiche, dagli hotel agli affittacamere (Andreas Schatzer)
Le variazioni dunque richiedono una modifica della normativa provinciale approvata sei anni fa. Su questo si sta discutendo fra il Consorzio e il Landeshauptmann. “Al momento a livello nazionale lo Stato ha previsto il rimborso della prima rata dell’imposta immobiliare - precisa Schatzer -. Stiamo valutando assieme, e una decisione è prevista a breve, sulla possibilità di aumentare tale abbattimento in Alto Adige, o addirittura arrivare all’esonero totale per tutto l’anno. La somma in gioco è di oltre 28 milioni di euro, il doppio della prima rata che vale grossomodo la metà. Da precisare che la misura prevista riguarda il settore turistico”.
Lo sconto o esonero IMI, continua il presidente, riguarderebbe tutte le proprietà immobiliari collegate alle attività turistiche: quindi alberghi, ristoranti, bar, pensioni, affittacamere presenti su tutto il territorio provinciale.
La somma in gioco è di oltre 28 milioni e verrebbe concessa dalla Provincia ai Comuni. La settimana prossima decidiamo
Caramaschi precisa invece che nelle bozze in discussione figurerebbero sconti differenziati: maggiori per gli hotel e nell’ordine del 50% per attività artigianali, commerciali, bar e ristoranti.
Le valutazioni sono in corso. Il problema principale è naturalmente chi mette i soldi che vengono a mancare dal pagamento dell’imposta. Viste le possibili minori entrate, tali da mettere da ostacolare la chiusura dei bilanci degli enti locali, i Comuni chiedono alla Provincia di coprire il mancato gettito. Girando appunto la somma nell’ordine di grandezza dei 28,5 milioni di euro. La decisione, garantisce Schatzer, arriverà la settimana prossima.