“La Provincia ci ha tagliato i fondi”
Un’ingiustizia. Sintetizzano così il trattamento ricevuto dall’amministrazione provinciale le associazioni di volontariato altoatesine Auser/Vssh, Anteas/Agas e Ada/Vrs che, con una burocratica comunicazione dell’Ufficio Anziani e distretti sociali della Provincia di Bolzano, in questi giorni si sono viste decurtare i contributi per la gestione ordinaria delle associazioni “nella pesantissima misura compresa fra il 15 e il 20% di quanto previsto dalle norme in vigore. Il tutto con la fantasiosa motivazione che l'attività sarebbe stata sospesa per settimane a seguito dei provvedimenti anti-Covid” scrivono in una dura nota il presidente di Auser Federazione Alto Adige Elio Fonti, il presidente dell’Anteas Agas Pino Morciano, il presidente dell’Ada Mauro Fratucello, sostenuti nella protesta dai segretari provinciali dei sindacati pensionati Alfred Ebner (Spi/Cgil), Annamaria Montemaggiore (Fnp/Cisl), Danilo Tomasini (Pensionati Uil) e Stephan Vieider (Rentner Asgb).
La compagine parla di “sorpresa” e “disappunto” di fronte alla decisione della Provincia, alla luce del fatto che le associazioni in questione “non si sono mai fermate nemmeno nei mesi del più stretto lockdown di primavera, ma hanno continuato a svolgere generosamente la loro attività di trasporto solidale, consegna a domicilio di spesa e farmaci e di contatto/compagnia telefonica in favore di centinaia di anziani”.
Ingiustamente penalizzante la decisione provinciale di tagliare i previsti contributi
E poi ci sono le cospicue spese extra, dato l’eccezionale momento dettato dalla pandemia, da mettere in conto. Per mantenere infatti gli standard di sicurezza nelle attività dei volontari secondo i protocolli delle organizzazioni nazionali di riferimento e le norme sanitarie provinciali “tutte le nostre associazioni hanno dovuto sostenere pesanti costi aggiuntivi legati in particolare alla messa a disposizione dei volontari e degli utenti dei DPI (dispositivi di protezione individuale) oltre che alla sanificazione giornaliera delle auto dedicate ai trasporti e a quella periodica delle rispettive sedi”. E ancora: “Anche per le attività delle rispettive Associazioni di Promozione Sociale – pur a fronte di un drastico calo delle partecipazioni ai soggiorni marini e termali a causa delle limitazioni imposte e dei legittimi timori da parte di molti degli utenti – non è certo venuto meno lo sforzo organizzativo per proporre prima e disdire poi le molteplici iniziative tradizionalmente in calendario”.
Dunque, osservano le associazioni, risulta “esclusivamente e ingiustamente penalizzante la decisione provinciale di tagliare i previsti contributi, peraltro già messi a bilancio preventivo, asserendo che la pandemia avrebbe fermato a lungo l’attività associativa: un falso sotto ogni profilo come le centinaia di utenti possono testimoniare”.
“È per questo - concludono - che, mentre denunciamo pubblicamente una decisione che speriamo sia stata dettata solo da una maldestra e libera interpretazione burocratica, facciamo appello all’assessora competente Waltraud Deeg ed al presidente Arno Kompatscher, oltre che alla giunta provinciale tutta, affinché venga cancellato subito questo provvedimento iniquo e ingiustificato che danneggia le associazioni di volontariato, ma soprattutto mette in discussione il prezioso servizio che viene da esse messo in campo in favore della fascia più fragile della nostra comunità qual è quella degli anziani”.
Capisco perfettamente la
Capisco perfettamente la frustrazione delle associazioni nel vedersi ridurre i contributi annuali, c'è però da considerare una cosa per chiarire tutta l'informazione, ovvero bisogna tener presente che nel giugno del corrente anno il Comune ha assegnato un contributo straordinario di € 40.000 alle tre associazioni proprio per il loro meritevole servizio.
https://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/anziani-auser-antea-e-ada-unit…
Non c'è quindi da meravigliarsi se nel momento in cui sono state stabilite le somme dei contributi sia stato tenuto conto anche di questo introito "extra"