Il Life diventerà un “club esclusivo”
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Terminerà il 5 gennaio 2025 la sospensione della licenza alla discoteca Life Club di via Marie Curie a Bolzano. Lo stop è stato stabilito tramite un provvedimento, il secondo nel giro di un mese, del Questore Paolo Sartori. Il 7 dicembre la questura aveva comunicato che negli spazi della discoteca erano state rinvenute e sequestrate sostanze stupefacenti confezionate e pronte per lo spaccio e per il consumo sia addosso ad alcuni avventori, sia abbandonate a terra al momento dell’irruzione delle Forze di Polizia, nonché uscite di sicurezza bloccate e gravi violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e nell’impiego di personale non in regola.
I gestori del locale - Vincenzo Galasso e il figlio Davide - stanno valutando in questi giorni di pausa le modalità con cui rilanciare la loro attività.
La nota discoteca frequentata spesso anche dai giovani bolzanini cambierà volto e - secondo quanto comunicato da Vincenzo Galasso - diventerà "un club, un locale esclusivo che si rivolgerà a un pubblico meno ampio".
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“Apriremo, sì, ma non sotto l'attuale forma che non sembra gradita alle istituzioni e, sinceramente, reca problemi anche a noi”
Anche se i gestori potrebbero aprire il locale già da inizio gennaio, sembra che all'inizio del 2025 dovrà passare qualche fine settimana prima di poter veder riaperte le porte della discoteca. "Stiamo pensando - continua Galasso - a come rilanciare l'attività, trattando proprio in queste settimane con altri possibili soci. Non è detto che troveremo un accordo e, magari, ci riserveremo la possibilità di tenere chiuso per un periodo leggermente più lungo".
Una cosa però, per Vincenzo Galasso, è certa: "Apriremo, sì, ma non sotto l'attuale forma che non sembra gradita alle istituzioni e, sinceramente, reca problemi anche a noi. Sarà un club più professionale e di livello. Per anni abbiamo intrapreso una strada che ci ha visto aprire le porte ai giovani, dando loro spazio, ma torneremo sui nostri passi. Peccato, perché ai giovani bolzanini, e alla città, mancherà un luogo come il nostro".