Economia | Mobilità

Auto elettrica, rifornimento alle stelle

Andreaus, direttore del CTCU: “Sul costo delle ricariche soprattutto pubbliche bisogna intervenire. È un vero salasso per i consumatori”. L’appello ai parlamentari.
Ricarica auto elettrica
Foto: upi

Quanto costa comprare un’auto elettrica ma soprattutto mantenerla? 

In Alto Adige sarà prevista la cumulabilità dei contributi provinciali all’acquisto di mezzi elettrici ed ibridi con le sovvenzioni statali già previste dalla Legge di bilancio per il 2019 (EcoBonus). Anche se la cumulabilità rimane per ora sulla carta, sottolinea il Centro tutela consumatori utenti, da fonti interne alla Provincia pare che l’ipotesi sia effettivamente concreta.

 

Bolzano e il nord Italia

 

Il CTCU ha analizzato e confrontato diversi aspetti dei costi e degli incentivi che riguardano l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale in Provincia di Bolzano e nelle altre regioni del Nord Italia. Si nota ad esempio come in provincia di Trento gli incentivi corrispondano in gran parte a quelli concessi in provincia di Bolzano. Divergono solamente per quanto riguarda la voce “acquisto stazione di ricarica” con un incentivo maggiore di 500 euro per il Trentino. Friuli-Venezia Giulia, Valle d'Aosta e Lombardia danno contributi importanti per il cambio del parco auto, in Lombardia per esempio si ricevono minimo 6.000 euro per l'acquisto di un automezzo elettrico, ma si può arrivare fino a 10.000 euro a seconda del peso dell'autoveicolo. Questi contributi massicci da parte della giunta lombarda si spiegano in parte per via della grave emergenza inquinamento che tutta l'area padana lombarda sta attraversando, con sforamenti periodici dei limiti di emissione di CO2.

 

 

Capitolo energia

 

Alperia ed Enel sono i due principali sostenitori della campagna di elettrificazione per quel che riguarda l’Alto Adige. Quali sono le differenze fra i due gestori? Il primo, con il piano “All inclusive” e l’offerta “We drive home”, attraverso un canone mensile di 75€ consente di rifornirsi di ricariche illimitate con la colonnina installata presso la propria residenza e presso le colonnine di ricarica pubbliche. Anche Enel riesce a offrire una colonnina domestica però solo con contratto a consumo a seconda del prezzo dell'energia che si paga attualmente per la bolletta di casa. Enel riesce ad offrire un servizio “All inclusive” solo per quanto riguarda la rifornitura presso le stazioni di ricarica pubblica. Enel è dunque al momento meno competitiva rispetto ad Alperia per la ricarica di veicoli elettrici. 

 

 

 

Benzina vs. Elettrico

 

Comparando le spese di acquisto e di gestione di due autovetture della stessa casa automobilistica (Smart Automobiles) e lo stesso modello (Smart Fortwo) emerge un dato che indica come la convenienza non faccia ancora parte del mondo della mobilità elettrica: per far sì che l'acquisto risulti vantaggioso si devono percorrere almeno 25.000/30.000 km all'anno. Sfatando perciò il mito che l'auto elettrica - specialmente di queste dimensioni - sia adatta a chi la utilizza soprattutto in città. Un'alternativa tuttavia esiste: se si percorrono massimo 20.000 km l'anno e si vuole circolare in modo ecosostenibile si può utilizzare un servizio di car-sharing elettrico, sicuramente più vantaggioso.

 

Sul costo delle ricariche soprattutto pubbliche bisogna intervenire. È un vero salasso per le tasche dei consumatori che frena lo sviluppo della mobilità elettrica. 

 

 

Va detto che d’inverno a temperature basse l’autonomia si può ridurre fino al 40% sia per il consumo addizionale del riscaldamento che anche per le ben note caratteristiche delle batterie a basse temperature. Anche d'estate usando il climatizzatore il consumo d'energia delle auto elettriche sale notevolmente – fattori che a sua volta possono compromettere ancora il vero “business case” delle auto elettriche. All’orizzonte si prospetta anche che i consumi elettrici siano sempre superiori rispetto a quello che dichiarano i produttori. “Sul costo delle ricariche soprattutto pubbliche bisogna intervenire. È un vero salasso per le tasche dei consumatori che frena lo sviluppo della mobilità elettrica. Il CTCU chiede ai parlamentari di intervenire per togliere di mezzo questo balzello inaccettabile”, così il direttore del CTCU Walther Andreaus.