Non solo per ricchi
Il futuro è nell’elettrico, è lo slogan ormai onnipresente nel mercato dell’auto. Ma se la rivoluzione della mobilità è alle porte è vero anche che i veicoli elettrici sono ancora troppo costosi e non alla portata di tutti.
Il primo marzo chi si compra un’auto nuova a basse emissioni (fra 0 e 70 grammi/km di CO2) può accedere all’ecobonus, un contributo statale compreso fra i 1.500 e i 6.000 euro. Chi invece acquista un’auto “inquinante” (oltre 161 g/km di CO2) sarà costretto a pagare una “ecotassa” compresa fra i 1.100 e i 2.500 euro.
In Alto Adige, nel 2017, ricorda Josef Unterholzner di Team Köllensperger, è stato introdotto un premio per l’acquisto di veicoli elettrici che può ammontare a un massimo di 4000 euro. Inoltre viene concesso un contributo pari al 70 o all’80% della spesa ammessa fino a un massimo di 1000 euro per i sistemi di ricarica. “Il nuovo assessore alla mobilità Daniel Alfreider vuole impegnarsi affinché il bonus statale per veicoli elettrici possa essere cumulato con il premio di acquisto concesso dalla Provincia. La giunta provinciale vuole continuare a promuovere l’acquisto di veicoli elettrici, in particolare quelli delle classi più elevate”, così l’esponente di Team K.
Sulla questione si sono espressi nelle ultime ore anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro e il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco, aggiungendo nuovi dettagli: “In Trentino Alto Adige gli ecobonus per l’acquisto di un’auto elettrica, entrati in vigore il 1 marzo, possono arrivare fino a 12.000 euro. Agli incentivi previsti dal governo con la manovra, pari a 6.000 euro nel caso della rottamazione, è possibile aggiungere infatti i contributi della Provincia. È un investimento sul futuro ambientale del nostro territorio”.
Questi incentivi devono essere destinati soltanto a chi percepisce un reddito medio e rischia di trovarsi in difficoltà finanziarie a causa dei futuri divieti di circolazione delle vetture diesel
Per Unterholzner, tuttavia, le persone che possono permettersi un veicolo elettrico del segmento premium, ovvero quelle più costose, “dovrebbero dare un contributo all’ambiente senza ottenere sovvenzioni. Questi incentivi devono essere destinati soltanto a chi percepisce un reddito medio e rischia di trovarsi in difficoltà finanziarie a causa dei futuri divieti di circolazione delle vetture diesel”.
Il consigliere provinciale di Team K chiede quindi in una mozione di limitare il contributo provinciale soltanto ai piccoli veicoli elettrici con una massa a vuoto massima di 1200 kg o un consumo massimo di 15,0 kWh/100 km; di sovvenzionare unicamente “piccoli” veicoli elettrici e scooter elettrici; e infine di prevedere i bonus soltanto per privati con un reddito annuo massimo di 36.000 euro netti e per le aziende, facendo particolare attenzione in quest'ultimo caso alla prevenzione di eventuali abusi.