Politica | Bassa Atesina

La partita incerta di Laives

A quattro settimane dalle elezioni comunali appare tutt’altro che scontata la riconferma della sindaca Di Fede e della sua attuale coalizione.

Quella della città di Laives si annuncia fin d’ora una delle più interessanti competizioni nell’ambito della tornata di elezioni comunali prevista in Alto Adige il prossimo 10 maggio
Le caratteristiche demografiche di Laives misero già 5 anni fa più o meno sullo stesso piano il candidato del Centrosinistra (l’attuale sindaco Liliana di Fede, anche segretaria provinciale del PD), quello dell’SVP (nel 2010 Georg Forti oggi sostituito da Giovanni Seppi) ed il candidato del Centrodestra (anche nel 2010 Christian Bianchi). 

Dopo 5 anni di faticosa collaborazione in giunta comunale SVP e PD giungono alle elezioni con una situazione molto diversa. La SVP con le sue primarie ha scelto il suo candidato ed ha quindi avuto occasione di transitare attraverso un utile confronto interno. Il PD di Laives invece, pur non diviso come a livello provinciale, è andato dritto per dritto verso la proposta di riconferma del sindaco Di Fede. Ma ha dovuto affrontare il trauma legato alle primarie di coalizione negate alla sinistra. La sinistra le primarie le ha comunque celebrate, identificando come candidato sindaco alternativo Dario Volani, un volto che potrebbe raccogliere diversi consensi il prossimo 10 maggio. Per questo Di Fede in extremis ha messo in piedi ben due liste civiche (quasi un controsenso per una segretaria di partito) per cercare di raccogliere consensi più ampi rispetto a quelli ‘interni’. 

D’altro canto il Centrodestra Laives è riuscito a compattarsi a Laives 100 volte di più che a Bolzano, attraverso una civica ed una coalizione con la Lega per sostenere Christian Bianchi

Nel quadro quadro politico delineato, completato dal Movimento 5 Stelle, si prefigurano dunque rapporti di forza a prima vista paritari. E a decidere saranno, nella consapevolezza di tutti, proprio quei cittadini elettori che non si riconoscono in una specifica appartenenza
Il primo quesito che si pone è se questi andranno a votare. Il timore di un forte astensionismo è molto alto e non è detto che una percentuale insolitamente bassa di votanti possa consentire anche al candidato della Sinistra Volani di giocarsi le carte per andare al ballottaggio. 
Il Centrodestra avrà la possibilità di verificare la solidità dell’alleanza e, soprattutto, la tenuta del consenso da parte del suo elettorato. Che però, se resterà a casa, provocherà indirettamente alla sindaca un dispiacere che ha il sapore del gol della bandiera, promuovendo un ballottaggio magari tra PD e SVP. Che al sindaco Di Fede potrebbe provocare non pochi problemi in vista dei futuri equilibri di governo
Naturalmente anche il PD avrà la possibilità di valutare la tenuta del suo elettorato e con i tempi che corrono nessuno può stare tranquillo, come ben sappiamo. 

A Laives c’è anche attesa per il risultato del Movimento 5 Stelle. Che potrebbe raccogliere consensi da parte dei cittadini di Laives che non si fidano o non si fidano più dell’universo dei partiti tradizionali e delle civiche e dintorni.