Politica | Elezioni comunali

Areale e Mercati, la parola ai candidati

Tre domande ai candidati a sindaco sul futuro del Mercato generale e dell'Areale ferroviario di Bolzano. Quali posizioni – e soluzioni?
Mercato generale BZ
Foto: vitamin-grossmarkt.info
  • In un’intervista a SALTO il presidente del Mercato Generale di Bolzano, Heini Grandi, ha denunciato i ritardi nel progetto dell’Areale ferroviario che impattano sul futuro dei mercati e dei suoi operatori. Per questo SALTO ha rivolto tre domande sul futuro dei Mercati Generali e dell'Areale a tutti i candidati sindaco alle elezioni del 4 maggio.

  • Claudio Corrarati, ex presidente di CNA: è il candidato sindaco della coalizione di centrodestra. Foto: SALTO Othmar Seehauser
  • Prima domanda

    SALTO: Quanto è importante per la città che i Mercati Generali trovino una nuova locazione? Cosa propone concretamente per il futuro di questa realtà che raduna vari operatori?

    Claudio Corrarati: Il tema dei mercati generali è conosciuto da anni e segue l'iter di tanti progetti che in questa città sono stati ritardati nel loro realizzarsi da decisioni non prese, o peggio ancora rallentate. I mercati generali sono economia, sono posti di lavoro, prima ancora che un valido servizio al territorio. Necessita progettare la loro posizione in relazione alla raggiungibilità e seguendo modelli presenti in tante città europee che vede queste strutture come un valore aggiunto. Il tutto passa per una pianificazione che deve prevedere la presenza dei mercati generali nel contesto dello sviluppo della città.

    Juri Andriollo: Per quanto riguarda i mercati generali è importante dare loro un'adeguata collocazione e un'adeguata promozione. Da un lato perché i mercati rappresentano punti di incontro tra chi acquista e chi offre beni, favorendo l'interazione tra la città e le attività produttive, anche quelle a livello locale e a filiera corta. Questi luoghi, essendo di natura pubblica, rivestono un ruolo cruciale nel rafforzare il legame con il territorio e le sue risorse. I mercati generali, in particolare, possono diventare motori di riqualificazione urbana, restituendo vitalità agli spazi pubblici e contribuendo alla ricostruzione della rete di relazioni sociali e commerciali all'interno della comunità. Dall'altro credo che gli obiettivi per cui è stato creato il Mercato Generale rimangono rilevanti, ma devono essere adattati alle nuove sfide economiche e sociali. Un nuovo Mercato Generale dovrà rispecchiare le tendenze dei mercati di terza generazione, con focus su servizi logistici, valorizzazione dei prodotti locali, biologici e di nicchia, e una gestione più efficiente delle merci. Sarà fondamentale promuovere la vendita diretta, la convenienza e la trasparenza, garantendo freschezza e sicurezza alimentare, oltre a una comunicazione chiara sui prezzi e sulla stagionalità dei prodotti. Immagino, infine, delle interazioni con le istituzioni scolastiche, anche per quanto riguarda l'ambito della mensa, con l'università, con le associazioni e il settore della terza età.

    Angelo Gennaccaro: È assolutamente importante trovare una locazione ai Mercati Generali. Direi di più: è assolutamente importante trovare una giusta locazione per i Mercati Generali. Il loro ruolo è di primaria rilevanza anche dal punto di vista economico nel calmierare alcuni prezzi e nel porsi come primo interlocutore (con le sue molteplici attività) di alcuni prodotti di prima necessità. Il futuro deve portare a una salvaguardia del loro ruolo e della loro presenza. Dire adesso in campagna elettorale dove ubicare la nuova locazione sarebbe solo un esercizio propagandistico perché deve essere una scelta oculata e di pianificazione condivisa. Di certo immagino un punto della città che sia strategico e funzionale prima di tutto per la logistica degli approvvigionamenti. Anche per una ragione ambientale.

  • L'assessore comunale Juri Andriollo: candidato sindaco del centrosinistra. Foto: Seehauserfoto
  • Stephan Konder: II Mercati Generali rappresentano un’infrastruttura economica importante non solo per Bolzano, ma per tutto il territorio provinciale. Raccogliendo attività legate alla logistica, all’agroalimentare e alla distribuzione, svolgono un ruolo cruciale nella filiera del fresco e nella rete commerciale. Sarebbe importante identificare una soluzione sostenibile, ben collegata e in linea con la pianificazione urbana.

    Matthias Cologna: I Mercati Generali sono una risorsa cruciale per la città, poiché contribuiscono in modo significativo alla qualità e ai prezzi del fresco ortofrutticolo e ittico, settori fondamentali per la vita quotidiana di molte famiglie e attività commerciali. La città ha bisogno di un nuovo spazio per garantire che i Mercati Generali possano continuare a operare in modo ottimale. La nuova locazione deve essere facilmente raggiungibile, ben collegata al resto della città, con un accesso logistico fluido per merci e operatori, in modo da non creare problemi di traffico. Per il futuro, il progetto dovrebbe prevedere un’integrazione dei Mercati con attività complementari, come spazi gastronomici, in stile “mercados” spagnoli, per rendere il sito anche un polo di attrazione turistica e culturale, prevedendo anche locali e localini per insediarci il divertimento, la musica e lo svago notturno.

    Simonetta Lucchi: I Mercati Generali sono stati lasciati morire, assistendo alla progressiva chiusura o dislocazione delle attività, senza un progetto complessivo e di rinnovamento come avviene in molte altre città, nelle quali si fondono attività commerciali e di grande distribuzione, con luoghi di intrattenimento e di svago. Utile sarebbe inoltre reperire un'area dove si possa anche realizzare uno spazio intermodale per l’approvvigionamento elettrico e con piccoli mezzi in direzione, in modo da sgravare in parte la città dai grandi mezzi camion a trazione termica e di ingombrante manovra.

  • Il vicesindaco Stephan Konder: candidato sindaco della SVP. Foto: Dalla Serra/SALTO
  • Seconda domanda

    Grandi ricorda che “uno degli ultimi progetti interessanti prevedeva un'area vicino a Ponte Adige, che dal punto di vista urbanistico sembrava realizzabile, ma il Comune non ha mostrato un forte interesse a questa soluzione”. Cosa ne pensa?

    Corrarati: Ponte Adige, dove sono già presenti delle attività, ma dove anche lì il tempo e la lentezza delle decisioni ha fermato tutto, potrebbe essere una soluzione, ma come detto, deve entrare in una pianificazione della città e non in una soluzione emergenziale per poter dare finalmente una risposta a quel polo economico. L'amico Heini Grandi ha ragione a volte nel non trovare più parole nel commentare un’amministrazione che su questo tema si è lasciata assorbire dal tempo che passa.

    Andriollo: Per quanto riguarda ponte Adige l’area verrà interessata dal raddoppio della ferrovia Bolzano Merano. Ritengo opportuno costituire un tavolo tecnico con la Provincia per valutare se lo spostamento (intendo incardinare a ponte Adige i mercati generalj) è possibile e conveniente.

    Gennaccaro: Dal punto di vista logistico con la vicinanza alla Mebo potrebbe anche rappresentare una soluzione da approfondire. Non porrei preclusioni particolari. Detto questo bisogna anche ragionare su quali nuove opportunità inserire nel contesto dei Mercati Generali per renderli ancora più attrattivi. Magari informandosi e implementando best practice italiane o internazionali. Penso a collaborazioni con architetti o urbanisti come avvenuto per il Mercato Generale di Roma o ancora inserire un hub innovativo dedicato al food come ha fatto, in parte, il Mercato Generale di Trieste. Magari in sinergia con il Noi Techpark e coinvolgendo la Provincia.

  • Il consigliere Matthias Cologna: è il candidato sindaco del Team K. Foto: Seehauserfoto
  • Konder: L’area di Ponte Adige può essere una proposta interessante da valutare, anche per la sua posizione strategica dal punto di vista viabilistico. Se, come suggerisce il presidente Grandi, esistono le condizioni urbanistiche per uno sviluppo compatibile, è giusto che queste vengano approfondite. Serve un processo condiviso e tecnicamente fondato, che tenga conto anche di aspetti come la sostenibilità ambientale, l’impatto sul traffico e la compatibilità con altri usi del territorio.

    Cologna: Non sono a conoscenza di questa soluzione, ma condivido l’opinione di Grandi: l'area vicino a Ponte Adige poteva rappresentare una soluzione urbanisticamente valida, ben posizionata e facilmente raggiungibile. Ritengo però che sia da preferire un nuovo spazio più vicino alla città come nell’areale ferroviario, perché proponiamo anche delle attività gastronomiche. Nella intervista a SALTO Grandi dice di aver individuato “un’area “libera” che non è destinata né alle strutture ferroviarie né a quelle residenziali all’interno del progetto Podrecca” e che è stata presentata sia alla Provincia che al Comune ma che non hanno mai risposto. Questa opzione mi interessa molto e contatterò Grandi per approfondirla.

    Lucchi: potrebbe pensare ad un luogo alternativo a quello dell’ Areale Ferroviario per i nuovi “Mercati Generali”; e quella di Ponte Adige potrebbe essere una zona di interesse anche sovracomunale di più ampia capacità, facilmente raggiungibile anche con mezzi alternativi e, in aggiunta, se il progetto fosse di più ampio respiro, potrebbe, senza disturbo del vicinato, ospitare eventi o attività.

  • L'assessore regionale Angelo Gennaccaro: candidato sindaco de La Civica - Io sto con Bolzano. Foto: Angelo Gennaccaro
  • Terza domanda

    L'Areale è una priorità per affrontare la questione abitativa? Cosa dovrebbe fare il sindaco appena insediato?

    Corrarati: Pensare oggi ad alloggi è un progetto lontano e distante che non dà risposte in tempi ragionevoli alla città ed al fabbisogno di alloggi.   Abbiamo come cdx identificato aree interne alla citta' dove sviluppare in una sinergia pubblico/privato, cooperazione , piu di 900 alloggi.

    Il comune ha sfitti 100 alloggi da poter dare nel mercato anche alla cooperazione. Insomma volendo, non dobbiamo e vogliamo aspettare i tempi dell'areale. Vero è però che vi sono spazi n quel lotto da poter usare oggi per la logistica,  per le aziende che ogni sera mandano autisti fino a Salorno per parcheggiare mezzi pesanti che in città non trovano spazio. L'intero progetto , virtuoso dell'area su idea Podrecca ha il suo concetto di futuro e di esigenze della comunità,  ma affidarlo ad un unico soggetto provato poi per lo sviluppo,  oltre ai tempi,  trova di fatto una grande difficoltà e un margine di gestione da non sottovalutare. In conclusione acceleriamo le decisioni in modo che  strutture come i mercati generali e i cittadini possano  realmente progettare il loro futuro in questa città. Questo è il vero impegno politico.

    Andriollo: L’areale è una delle principali azioni urbane di Bolzano. Lo considero un nodo strategico, non solo per rispondere all’emergenza abitativa, ma anche per ridisegnare un pezzo di città moderna, inclusiva e sostenibile.

    La Provincia ha recentemente modificato la strategia, optando per il frazionamento dell’areale in singoli lotti, invece che l’assegnazione a un unico grande investitore. Questo approccio ha dei vantaggi: consente una gestione più flessibile, la partecipazione di più soggetti e una pianificazione più articolata nel tempo. Ma attenzione: frazionare non può significare frammentare. Serve una visione unitaria, che:

    • riservi una quota significativa all’edilizia accessibile, con canoni calmierati e opportunità per giovani, famiglie e lavoratori.

    • integri servizi, spazi pubblici, verde urbano e mobilità sostenibile, affinché l’areale diventi un vero quartiere vivo e non un agglomerato di palazzi con impianti sportivi.

    Gennaccaro: Analizzare immediatamente e nel dettaglio tutti i passaggi che possono portare ad un accorciamento delle tempistiche. Prima di pensare a cosa dovrebbe fare il prossimo sindaco, però, direi che dobbiamo occuparci di quello che i cittadini devono sapere per sceglierlo. Nessuno dei candidati può, vista la difficoltà del tema e della macchina politica, verosimilmente promettere svolte immediate e veloci sul tema dello sviluppo dell’Areale ferroviaro. È credibile solo promettere il massimo impegno per fluidificare ogni minimo passaggio.

  • Simonetta Lucchi: candidata sindaca di M5S e Rifondazione comunista. Foto: SALTO
  • Konder: L’areale ferroviario è una delle principali aree di trasformazione urbana della città e avrà sicuramente un ruolo importante anche per la questione abitativa. Tuttavia, il suo sviluppo sarà graduale e richiederà anni. Il nuovo sindaco dovrà lavorare fin da subito per accelerare i tempi, avviare le prime fasi operative e promuovere una pianificazione che metta al centro la qualità dell’abitare, la sostenibilità, l’accessibilità e i servizi. In parallelo, però, serve un impegno concreto anche su altri fronti: riattivare alloggi vuoti, incentivare il recupero di spazi esistenti e garantire un’offerta abitativa diversificata.

    Cologna: Dobbiamo guardare in faccia alla realtà, nell’Areale ferroviario le prime case nuove saranno pronte ben oltre la prossima consiliatura. Si tratta perciò di un’area che non riesce a risolvere il problema del caro casa attuale, per il quale serviranno nuove aree altrove per case in affitto agevolato. Come Team K siamo sempre stati contrari ad affidare il progetto ad un investitore unico, come sostenuto dalla SVP e da Caramaschi, scelta che ha dimostrato la sua inefficacia, con risultati nulli e anni di stallo. La città avrebbe dovuto adottare un approccio più flessibile, suddividendo l'area in lotti e urbanizzandola gradualmente, piuttosto che concentrarsi su una grande opera che rischiava di essere monopolizzata da un singolo investitore.

    Ora abbiamo bisogno il prima possibile di un accordo finanziario tra la Provincia e RFI (si parla di 450milioni di euro) per costruire la nuova stazione affinché si possano poi liberare le aree oggi occupate dai binari. Come Sindaco convocherei subito tutti gli attori coinvolti definendo una timeline condivisa e pubblica sui prossimi passi, aprirei un info-point virtuale e fisico sul progetto della nuova stazione e della urbanizzazione dell'Areale e ristudierei gli spazi e le opere previste affinché rispettino le esigenze reali delle cittadine e dei cittadini fra 5-10 anni, con una pianificazione che preveda case in affitto agevolato, studentati pubblici, aree verdi, infrastrutture sociali e servizi di qualità nonché un centro culturale giovanile interdisciplinare e il nuovo Mercato Generale. Inoltre, un’attenzione particolare deve essere dedicata alla mobilità, per evitare che il nuovo quartiere, a servizio della nuova stazione e in cui sbucherà anche il tunnel del Monte Tondo, non sia attraversato da traffico eccessivo.

    Lucchi: I ritardi o forse addirittura l’affondamento del Progetto dell’Areale ferroviario sono diretta conseguenza dell’ “innamoramento “ che ha avuto la Politica nei confronti del Waltherpark e del magnate d’Oltrebrennero nonché dei suoi attori locali. Il progetto Podrecca, che avrebbe comportato tra il resto lo spostamento della stazione ferroviaria a sud creando una zona multifunzionale che si poteva prestare a usi differenti, aveva ben altro respiro e ampiezza urbanistica ma non è detto che potrà mai essere realizzato. Riguardo alla questione abitativa, appena insediato un sindaco/a dovrebbe prioritariamente fare un chiaro computo degli alloggi non occupati, creare un fondo di garanzia per chi affitta, mediare con i proprietari di palazzine vuote da decenni affinché siano immesse nel mercato immobiliare, locare gli alloggi di proprietà del Comune lasciati vuoti anche a condizione che gli affittuari li ristrutturino utilizzando anche proprie risorse con canoni più agevolati. Si osserva inoltre che lo spostamento del fascio dei binari non sembra essere al momento un progetto così vicino e così certo. Determinante sarebbe soprattutto avere una chiara visione del futuro dei Mercati e dell'Areale stesso, in modo da non frenare ulteriormente la progettualità e la fiducia dei cittadini e esercenti in uno sviluppo efficace delle attività e degli spazi abitativi. Il Comune deve dimostrare coraggio e risoluzione in un'ottica di rigenerazione del territorio e innovazione.

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