Cronaca | Fase 2

Scuola, avanti in ordine sparso

Asili e elementari “di emergenza”, dal 13 maggio le iscrizioni on line. Ma la ripartenza dal 18 maggio è sicura solo in lingua tedesca. Genitori in smart working esclusi.
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Foto: Pixabay

La comunicazione è stata diffusa dalla Provincia autonoma di Bolzano solo in tedesco, e non è un caso. Dal 13 maggio, questo mercoledì, l’amministrazione conta di rendere attiva la piattaforma online di iscrizione per asili ed elementari “di emergenza”, nella forma dei piccoli gruppi con bambini e educatori il cui avvio è previsto dal 18 maggio. Questa mattina la giunta Kompatscher stabilirà le regole e i criteri di accesso per il servizio con una risoluzione straordinaria. Ma mentre per l’istruzione in lingua tedesca tutto sembra accelerare, per la parte italiana la situazione è più complessa e l’avvio non è sicuro. “Aspettiamo i protocolli di sicurezza” dichiara il sovrintendente Vincenzo Gullotta al quotidiano Alto Adige.

 

Domande online da mercoledì 13 maggio

 

In tema di infanzia l’amministrazione provinciale, pressata da settimane dalle famiglie, appare risoluta nel voler mettere al paio i servizi con la ripartenza che stanno conoscendo i diversi settori economici. A maggior ragione visto che tanti genitori hanno ripreso la loro attività è necessario rimettere in funzione asili e scuole elementari, pur con gli accorgimenti per contrastare un eventuale contagio da Covid-19.

Da mercoledì, precisa la Provincia, i genitori che lavorano possono richiedere “l’assistenza di emergenza” per i propri figli. Da oggi secondo l’annuncio l’applicazione sarà disponibile sulla homepage dell’amministrazione statale o su quella della direzione della pubblica istruzione. Le domande saranno esaminate giovedì. I genitori saranno informati dell’ammissione al servizio di emergenza entro venerdì di questa settimana.

Il servizio inizierà il 18 maggio e durerà fino al 16 giugno 2020. In che modo funzionerà? Quattro bambini della scuola materna e sei bambini della scuola elementare, continua la Provincia, saranno accompagnati e sorvegliati in una stanza, sempre nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza.

Tutti i bambini, compreso i piccoli con disabilità, saranno assistiti al mattino, a condizione che i loro genitori debbano uscire di casa per andare al lavoro e non possano lavorare in modalità smart working, dunque dalla propria abitazione. I moduli per la registrazione al servizio di emergenza saranno disponibili per il download non prima di oggi (martedì) pomeriggio.

 

“Smart working, esclusione inaccettabile”

 

Dalle opposizioni non mancano accenni critici verso il piano predisposto. Maria Elisabeth Rieder (Team K) definisce l’assistenza “una goccia nel mare”. Sebbene riconosca che con l’approvazione della legge provinciale sulla Fase 2 il sostegno per bambini e famiglie sia stato “finalmente attivato” (“Kitas, asili e scuole elementari possono offrire un’assistenza di emergenza a partire dal 18 maggio”, afferma) la consigliera chiede alla giunta di cambiare passo: “L’assistenza prevista non è molto di più di una goccia nel mare. Per i tantissimi genitori che lavorano l’assistenza offerta non risolve i problemi. Ad esempio, gli infermieri che hanno turni a rotazione come faranno fronte al problema? E i genitori in smart working? La loro esclusione è inaccettabile”.