Società | Abusi minorili

Altri due preti sospesi

E quattro sotto osservazione. Dopo lo stop alle attività religiose di don Giorgio Carli, la Diocesi di Bolzano-Bressanone interviene su altri sei casi. Don Ugolini: "Verranno seguiti da psicoterapeuti. Non è da escludere che poi svolgeranno altri lavori".
Eugen Runggaldier, Ivo Muser, Gottfried Ugolini
Foto: Seehauserfoto
  • Non c'è tregua per la Diocesi di Bolzano-Bressanone. Dopo le polemiche scatenate prima dalla decisione di spostare don Giorgio Carli da Vipiteno all'Alta Pusteria, e poi, dopo le proteste, di sospenderlo da tutte le funzioni religiose, verranno sospesi altri due parroci - fino a oggi impegnati nelle celebrazioni dei fine settimana - in passato accusati di pedopornografia. Corrispondono ai casi numero 17 e 18 del report sugli abusi nella Chiesa cattolica altoatesina pubblicato all'inizio di quest'anno. Altri quattro sacerdoti, di cui due citati nel report, saranno messi sotto osservazione dalla Curia. 

    In merito, don Gottfried Ugolini (responsabile del Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili), spiega: "Bisogna sempre differenziare quelli che sono reati da ciò che è uno o più comportamenti inappropriati. Nel caso dei quattro parroci che verranno monitorati e accompagnati in un percorso psicoterapico, si tratta di condotte inappropriate. Un atteggiamento inopportuno per il soggetto che lo compie può andare bene, ma per altre persone può essere sinonimo di un superamento di confini. Proprio per aumentare questa autoconsapevolezza dei preti in questione - visto che non risultano reati per i quali andremmo ad informare la Procura - incominceranno un percorso d'accompagnamento psicologico".

  • Don Ugolini con il Vescovo Ivo Muser: "La chiesa ha scelto di prendere una posizione chiara nei confronti di chi ha avuto problemi con la giustizia". Foto: Diözese Bozen-Brixen
  • Tra i quattro membri del clero messi sotto osservazione dalla Curia, due sono citati nel report sugli abusi. Si tratta dei casi numero 23 e 24. Secondo la perizia, nel primo caso un dipendente della Caritas alla fine del 2010 accusò il sacerdote di essersi trovato nell'area docce per minori e di essersi comportato in modo compromettente, abbracciando i minori.  Nel secondo, come spiegato nella perizia, si sospettava che il sacerdote si fosse comportato in modo inappropriato nei confronti delle ragazze e che avesse spesso cercato di intrattenere conversazioni a tu per tu con minorenni (una bambina sarebbe stata vista essere seduta sulle ginocchia del sacerdote e da lui baciata sulle guance).

     

    "Non è più accettabile che un sacerdote che ha avuto problemi con la giustizia continui a svolgere le funzioni religiose"



    A differenza di questi quattro parroci, nel caso dei due preti sospesi questa settimana vi sono stati procedimenti giudiziari in seguito alle accuse di possedere materiale pedopornografico. Per entrambi, che in un primo momento dopo la condanna o il patteggiamento erano stati sospesi dal servizio pastorale ma poi rintrodotti per i servizi straordinari come le messe nei fine settimana, ora scatta la sospensione. Per loro quindi niente più messa, confessioni o battesimi. "Oggi come oggi - dice ancora Ugolini - la chiesa ha scelto di prendere una posizione chiara: non è più accettabile che un sacerdote che ha avuto problemi con la giustizia continui a svolgere le funzioni religiose". Inoltre i due preti dovranno sottomettersi ad esame psichiatrico. "In futuro potranno svolgere lavori d'ufficio o, secondo le proprie capacità e i propri talenti - conclude Ugolini - non è da escludere che possano trovarsi altri lavori all'esterno della Curia".