Cronaca | J'accuse

“Trecento persone fuori controllo”

Caramaschi stima gli effetti del decreto sicurezza a Bolzano. “Espulsioni sulla carta, legge monca senza i rimpatri. Perché Salvini parla solo del caso di Bressanone?”
Care Less
Foto: Pixabay

“Salvini continua a parlare di espulsioni, ma vediamo quanti effettivamente verranno accompagnati in patria. Ci sono anche altri in galera, perché lui ha parlato solo dell’individuo arrestato a Bressanone?”. Renzo Caramaschi si scalda quando parla dei reati compiuti dai richiedenti asilo e in generale di chi non rispetta le regole, italiano o straniero o ospite dell’accoglienza. E l’episodio della tentata violenza alla caserma Schenoni è solo l’occasione per tornare sull’argomento, mostrando quelle che ritiene le falle del sistema.

 

La linea della fermezza

Per lui, che da tempo persegue la linea della fermezza di fronte alla devianze nella marginalità, il decreto sicurezza voluto dal ministro dell’interno “è monco”. Lo è, spiega l’amministratore, se comporta solo una facilitazione per le espulsioni di chi compie reati, senza però procedere con i rimpatri, che infatti sono molto difficili perché necessitano di accordi con i Paesi di origine. Il sindaco infatti teme che le misure nazionali sbandierate dal governo giallo-verde finiscano per lasciare sul territorio “trecento persone nei prossimi mesi”. Una stima calcolata sul numero di richiedenti asilo ospitati nel capoluogo. 

Il decreto sicurezza è monco senza i rimpatri. Le espulsioni sono sulla carta

 

 

Il calcolo sui 492 richiedenti asilo ospitati

“Al momento - afferma Caramaschi - abbiamo 492 individui che soggiornano nelle strutture provinciali in base all’accordo con lo Stato. Dato che statisticamente i dinieghi alle domande di protezione sono il 60%, e visto che il decreto comporta l’espulsione per chi non risulta idoneo, e considerando anche i tagli allo Sprar, rischiamo di avere 300 persone lasciate per strada. Le espulsioni infatti sono solo sulla carta, non comportano nulla, e queste persone rimarrebbero sul territorio, prive di alloggio, di cibo, pronte a vivere di espedienti, con tutte le conseguenze del caso”.

Rischiamo di avere 300 persone lasciate per strada. Prive di alloggio, di cibo, pronte a vivere di espedienti, con tutte le conseguenze del caso

 

“Non rimediamo agli errori dello Stato”

Il sindaco critica anche l’assessora provinciale Martha Stocker e il dirigente Luca Critelli per le dichiarazioni dei giorni scorsi. “Loro dicono che non è un problema? Non è vero. Non possono lasciare che tutto ricada sul Comune. Pensano che io aumenti i posti nell’emergenza freddo? Ma non lo farò, non ci sono i soldi a bilancio per questo. Non è pensabile che il Comune intervenga per rimediare agli errori dello Stato. Kompatscher giustamente aveva avvertito il governo dell’errore di non procedere con i rimpatri”.

Vogliono portare la periferia di Lagos a Bolzano? Ma almeno mi diano gli strumenti

Nelle parole del sindaco affiora una certa esasperazione. Ok per le devianze della marginalità locale, ok anche quelle connesse ai comunitari, come i cittadini rumeni che bivaccano in centro e per i quali il Comune ha provato invano a convincere il consolato a sollecitare un ritorno nel Paese d’origine. Ma la pazienza sembra essere al limite. “Vogliono portare la periferia di Lagos a Bolzano? - conclude tranchant -. Ma almeno mi diano gli strumenti”.

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Massimo Mollica Mar, 11/13/2018 - 10:01

Lo fanno volutamente perché così hanno assicurato un argomento su cui parlare! L'emergenza migranti! Se vi fossero politici con gli attributi (come ha il mio Sindaco) dovrebbero chidere pubblicamente ai fenomeni che cavalcano questo tema cosa si dovrebbe fare! Perché emergerebbe una volta per tutte che non vi sono soluzioni a livello locale! E ribadisco la mia soddisfazione per avere un sindaco come Caramaschi!

Mar, 11/13/2018 - 10:01 Collegamento permanente