Cronaca | Lavori pubblici

Funivia di San Genesio, ultima udienza

Il TAR deciderà in una settimana sul progetto da 40 milioni di euro. Secondo i legali del condominio Gurhof, che ha impugnato l'iter autorizzativo dell'opera, la funivia è sovradimensionata e a rischio danni ambientali.
funivia san genesio
Foto: SALTO Othmar Seehauser
  • “La funivia di San Genesio rischia di essere l’ennesima cattedrale del deserto”, non usa mezzi termini l’avvocato Antonio Console, legale del condominio Gurhof, adiacente alla nuova stazione valle, che ha presentato ricorso davanti al Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa contro la conclusione dell'iter autorizzativo per la nuova costruzione della funivia. Questa mattina si è svolta l’ultima udienza prima della decisione del TAR, che dovrebbe pronunciarsi entro una settimana. 

    Il progetto della nuova stazione funiviaria Bolzano-San Genesio era stato approvato dalla Giunta provinciale il 22 aprile e da una delibera del Comune di Bolzano del 19 marzo, atti di cui i ricorrenti chiedono l’annullamento. Secondo l’avvocato, uno degli aspetti critici è la dimensione dell’opera. “Riteniamo che sia eccessiva rispetto alle reali necessità dell’utenza. La valutazione costi-benefici fa infatti pensare a un intervento sproporzionato. Si sostiene che l’opera possa ampliare l’offerta turistica, ma è lecito chiedersi quanti turisti si recherebbero effettivamente a San Genesio o scenderebbero verso Bolzano. Anche i pendolari e gli studenti che percorrono quotidianamente questa tratta non sono numerosi. Inoltre, la funivia è ferma da circa cinque anni e, in tutto questo tempo, nessuno ne ha realmente sentito la mancanza: i mezzi di trasporto alternativi si sono dimostrati sufficienti”, afferma il legale. 

    Un’altra criticità riguarda il rischio di compromissione dell’equilibrio ambientale e idrogeologico. “Le norme in materiasi fondano sul principio di precauzione: se non vi è la certezza assoluta che un intervento non provochi danni significativi all’ambiente, è necessario sospenderlo”, spiega Console. 

  • L'opera

    I costi dell’opera si aggirano attorno ai 40 milioni di euro, di questi la maggior parte (circa 37, 5 milioni) saranno finanziati con fondi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), inizialmente destinati alla funicolare Merano-Scena. La nuova struttura porterà ad un aumento significativo della portata oraria che salirà a 270 persone rispetto alle 138 della vecchia funivia, mentre la cabina potrà ospitare 46 passeggeri anziché 20. La velocità massima sarà di 12 metri al secondo, più del doppio rispetto ai 5,5 m/s del precedente impianto, con un tempo di viaggio ridotto a 6 minuti e 36 secondi rispetto agli 8 minuti e 42 secondi di prima. Il numero di sostegni sarà ridotto da 7 a 3. La pronuncia arriverà poco prima del termine ultimo per l’affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2025, fissato dal decreto che stanziava i fondi.