“O insieme, o uno contro l'altro”
Fra smentite e continui temporeggiamenti la situazione relativa al confine del Brennero resta magmatica. Il presidente del consiglio Matteo Renzi, che ieri (12 febbraio) ha incontrato a Roma il cancelliere austriaco Werner Faymann ha osservato che “lo scenario attuale chiede più Europa e non meno Europa”. Il premier ha proseguito affermando che “serve una strategia che non metta in discussione Schengen. Noi pensiamo che il problema della immigrazione sia un problema europeo e che nessun paese possa essere lasciato solo a gestire questa situazione, non possiamo essere solidali a giorni alterni, credo che possiamo condividere, non puoi essere solidale quando c'è da chiedere i soldi e dimenticarti di essere solidale quando c'è da accogliere i migranti”.
Ma l’Austria scalpita, Faymann ha infatti replicato che “sono in tanti ad essersi messi in marcia per varcare i confini, ma tanti si sono infiltrati perché non hanno diritto all'asilo e per questo sarebbe importante che la commissione mettesse in cantiere degli accordi di rimpatrio”. Secondo il cancelliere 90mila sono le richieste di asilo pervenute all’Austria lo scorso anno e l’intento è quello di accettare, nel futuro, circa l’1,5% della popolazione. “Noi però non ce la possiamo fare da soli. L’Austria non crede che la solidarietà collettiva europea si verificherà dall’oggi al domani: proprio per questo, nel frattempo dovremo controllare i confini, creare misure per contenere il numero di arrivi; ai valichi di confine facciamo delle cose che 5 anni fa nessuno immaginava di dover fare. I controlli dei migranti, però, si possono fare solo concordandoli con l’Alto Adige e gli altri nostri vicini. Una stretta cooperazione al confine è fondamentale”, ha sottolineato Faymann che ha poi aggiunto: “L’Ue non lasci soli Italia e Austria, due sono le soluzioni: o insieme, o uno contro l'altro”.
Renzi ha poi telefonato al presidente della Provincia Arno Kompatscher assicurando che qualsiasi misura verrà presa dall’Austria sarà concordata e attuata in stretta collaborazione con Roma e con la Provincia di Bolzano. “Abbiamo fatto e continueremo a fare pressione per una soluzione comune - ha spiegato Kompatscher - e lo ribadiremo anche lunedì nel corso della riunione straordinaria della Giunta del gruppo europeo di cooperazione territoriale (saranno presenti lo stesso Kompatscher, il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi e il governatore del Tirolo Günther Platter, ndr)”. Nel frattempo su Facebook è attiva da qualche giorno la pagina Kein Zaun am Brenner che, con i suoi circa 1200 like, ha lanciato una petizione su Avaaz.org per chiedere alla ministra austriaca Johanna Mikl-Leitner e al governatore del Tirolo Günther Platter di non erigere barriere alla frontiera. La raccolta firme, nel giro di poche ore, ha già registrato 370 sottoscrizioni sia da parte di cittadini austriaci che italiani.