Leonardo-Iveco, prosegue la trattativa

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La possibile acquisizione di Iveco Defence Vehicles (IDV) – la controllata del Gruppo Iveco specializzata in mezzi militari – da parte di Leonardo sembra ormai entrare nella fase decisiva. Secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal Corriere dell’Alto Adige, la trattativa tra il colosso italiano della difesa e la casa madre Iveco sarebbe alle battute finali, con un'offerta intorno a 1,5 miliardi di euro. L’operazione, che potrebbe concludersi entro la fine del 2025, prevede la partecipazione del partner tedesco Rheinmetall in una “joint venture” strategica. Leonardo e Rheinmetall sono già partner nello sviluppo del nuovo carro armato pesante destinato all’Esercito italiano e IDV potrebbe essere integrata come fornitore di componenti chiave.
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In mani italiane?
Quattro i contendenti iniziali per l’acquisizione di IDV: oltre alla coppia Leonardo-Rheinmetall, si sono fatti avanti il gruppo franco-tedesco KNDS, il ceco Czechoslovak Group (CSG) e, in un primo momento, anche la spagnola Indra Sistemas. Quest’ultima è attualmente fuori dal tavolo delle trattative, ma potrebbe rientrare più avanti nel consorzio guidato da Leonardo. Secondo le indiscrezioni, Leonardo avrebbe presentato inizialmente l’offerta più bassa, ma è stata poi spinta ad alzare la posta per mantenere l’asset in mani italiane: il Governo italiano, principale azionista di Leonardo e titolare del “golden power”, guarda con favore a un’acquisizione che garantisca il controllo nazionale su una realtà ritenuta strategica per la sicurezza. Lo spin-off di IDV è inoltre considerato un passaggio cruciale per consentire a Stellantis, tramite la holding Exor della famiglia Elkann-Agnelli, di completare una potenziale cessione del marchio Iveco ai cinesi di FAW, finora bloccata proprio per la presenza della divisione militare nel perimetro societario.
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Ma non mancano gli ostacoli. Leonardo e Iveco discutono da oltre un anno sulla valutazione economica. Iveco, secondo alcuni analisti, punta a chiudere a circa 2 miliardi, mentre Leonardo si ferma a 1,5. Se le offerte finali non dovessero soddisfare Exor, non è esclusa una quotazione autonoma di IDV in borsa, o una sospensione della cessione.
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Il nodo di Bolzano
IDV fornisce i principali Paesi NATO con veicoli leggeri per il trasporto truppe, la ricognizione e il supporto logistico, come mezzi tattici, blindati, cingolati e gommati. Il cuore produttivo si trova nello stabilimento di Via Volta a Bolzano, dove sono impiegate circa 900 persone – quasi la metà della forza lavoro dell’intera divisione. Proprio il destino dello stabilimento altoatesino rappresenta uno dei punti più delicati della trattativa: nonostante le rassicurazioni richieste dai sindacati e dall’assessore provinciale competente Marco Galateo, si fanno più insistenti le voci su un possibile ridimensionamento del sito produttivo bolzanino. Tra le ipotesi un possibile trasferimento di parte della produzione in Irpinia, nella provincia di Avellino, dove Leonardo dispone già di uno stabilimento – ex sito per la realizzazione di autobus – con ampi margini di espansione. Ciò risponderebbe anche all’esigenza di aumentare la capacità produttiva a fronte della crescente domanda internazionale di mezzi blindati.
...le mani sporche di sangue…
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In risposta a ...le mani sporche di sangue… di Andrea Terrigno
Defence = difesa ....
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In risposta a Defence = difesa .... di Capaldi
si, come no.... solo ed…
si, come no.... solo ed esclusivamente difesa!
Spero solo ed esclusivamente…
Spero solo ed esclusivamente al meglio per i dipendenti della IVECO. Ma se dovesse esserci una ricollocazione lì potrebbe subentrare Alpitronic. Sarebbe l'ideale, per l'azienda leader in Europa.