“Noi, tagliati fuori”
La conferma è arrivata ieri (12 novembre) dalla giunta provinciale: le concessioni per lo svolgimento dei servizi di linea extraurbani su autobus del trasporto pubblico locale affidate a Sad e Libus (consorzio che rappresenta 19 aziende locali), in scadenza alla fine di questo mese, saranno prorogate fino al 18 novembre 2020, con condizioni tecniche ed economiche sostanzialmente immutate. Il motivo: garantire la continuità dei servizi, dice l’assessore alla mobilità Daniel Alfreider ricordando che nel frattempo, così come previsto dalla mozione approvata lo scorso giugno dal consiglio provinciale - che impegna l’esecutivo a elaborare un modello in-house, dopo l’annullamento, con polemiche, del bando di gara del 2018 -, sono partiti i lavori di preparazione per giungere a una riorganizzazione del modello di gestione del trasporto pubblico extraurbano su gomma. In questa riorganizzazione, sottolinea Alfreider, “viene data grande importanza a digitalizzazione, mezzi in grado di ridurre le emissioni e capacità del servizio di raggiungere le zone più periferiche dell’Alto Adige. Per ottenere questi risultati abbiamo bisogno di partner affidabili e che perseguano i nostri stessi obiettivi”. Finora sono circa 20 gli stakholder tra aziende pubbliche e private, parti sociali, amministratori ed esperti del settore, che hanno presentato le loro idee e proposte sul funzionamento del servizio. Una commissione ad hoc, presieduta dal segretario generale della Provincia, Eros Magnago, sta raccogliendo ed elaborando tutto il materiale per poter poi giungere ad una relazione da sottoporre all’attenzione della giunta provinciale. La fase successiva prevede un dialogo con partner ed esperti nazionali ed internazionali, tra cui l’autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e l’autorità di regolazione dei trasporti (ART).
La protesta
La proroga della concessione intanto fa arrabbiare gli autonoleggiatori di piccole dimensioni rimasti fuori dai giochi. “L’insoddisfazione è tanta - afferma il presidente dell’omonima sezione di mestiere lvh.apa Markus Weissensteiner -. A fine settembre la Provincia ha invitato tutti gli attori coinvolti sul mercato per delle consultazioni, utili per ascoltare le loro proposte. Ora ci troviamo di fronte al fatto compiuto. Le aziende di piccole dimensioni hanno perso il bus”. A fargli eco il presidente dell’associazione provinciale dell’artigianato Martin Haller: “Per un altro anno e sulla base di un ammontare di 48 milioni di euro, Sad e Libus hanno ottenuto il rinnovo delle concessioni per il trasporto pubblico extraurbano. Per gli associati di lvh.apa questa scelta non è condivisibile, in quanto non è stata sfruttata l’opportunità, concessa dalla legge, di assegnare quantomeno delle singole linee direttamente agli autonoleggiatori”.
L’insoddisfazione è tanta. A fine settembre la Provincia ha invitato tutti gli attori coinvolti sul mercato per delle consultazioni, utili per ascoltare le loro proposte. Ora ci troviamo di fronte al fatto compiuto
Il timore è che anche nella gara in programma il prossimo anno regnerà l’incertezza: “Molto probabilmente ora passeranno diversi mesi prima che siano disponibili una soluzione in-house o un’altra strada percorribile. In questo modo le nostre aziende si ritroveranno a brancolare nel buio e non potranno contare sulla garanzia di un’adeguata pianificazione”, così Weissensteiner.
Una notizia positiva però arriva intanto dalla Ue che ha deciso di finanziare l’acquisto di 12 bus ibridi a idrogeno e batteria con 200.000 euro per ciascun mezzo. I rimanenti 650.000 a veicolo saranno invece a carico della Provincia, che metterà a disposizione anche 648.000 euro l’anno, per un periodo di 8 anni, per poter svolgere la manutenzione degli autobus. La spesa complessiva è di 14,3 milioni di euro. Bruxelles metterà sul piatto anche 750.000 euro per il progetto della stazione di rifornimento mobile per i bus della Sasa, la Provincia tirerà fuori 1.350.000 euro.