Società | i dati

Dallo spreco alla redistribuzione

Nel 2020 in Trentino Alto Adige sono state recuperate 51 mila porzioni di cibo, ma ogni anno il mondo ne butta 1.3 miliardi di tonnellate. Richieste aumentate del 40%
Food waste
Foto: commons.wikimedia.org

Dalla partnership di Cuki Save the Food e Banco Alimentare Trentino Alto Adige nasce un’alleanza contro lo spreco di cibo recuperando il cibo non servito dalle mense collettive e rimasto invenduto dalla grande distribuzione organizzata, restituendogli una seconda vita e donandolo a chi versa in difficoltà. Nel 2020, solo in Trentino Alto Adige il progetto è riuscito a “salvare” e redistribuire ben 51.000 porzioni di cibo a persone e famiglie, grazie all’impegno di 150 volontari. In Italia sono ne state recuperate 1.296.600, complice anche la pandemia che ha aumentato del 40% in un anno la richiesta di generi alimentari. Si parla di un milione di persone in più, secondo le stime ISTAT, che si sono rivolte nel 2020 agli enti caritativi.

I dati relativi allo spreco alimentare sono ancora drammaticamente alti e paradossali: ogni anno nel mondo vengono prodotte 5.6 miliardi di tonnellate di cibo in eccedenza, mentre 1,3 miliardi sono le tonnellate di cibo che vengono buttate. Se si sprecasse meno e si intraprendessero serie politiche redistributive si potrebbero sfamare 44 milioni di persone in più. “Il progetto Cuki Save the Food nasce proprio con questa intenzione, quella di contribuire a contrastare lo spreco alimentare - spiega Carlo Bertolino Direttore Marketing e Comunicazione Cuki - Ecco perché aiutiamo Banco Alimentare nella sua azione di recupero del cibo per donarlo a chi - mai come oggi a causa della pandemia che ha creato nuovi poveri e aumentato le richieste di aiuto - ne ha più bisogno”.

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Karl Trojer Gio, 07/15/2021 - 10:36

Das Engagement dieser Freiwilligen ist großartig , dankeschön ! Lebensmittel wegzuwerfen, derweilen Andere hungern, ist ein Geschwür unserer Konsumgesellschaft. Wir konsumieren viel mehr als wir bräuchten. Wieviel "Plunder" landet im Müll: Verpackungen, Plastik-Spielsachen, Kleider, .... Eine Rückbesinnung auf das wirklich Notwendige, auf das was uns gut tut und gesund erhält ist unerlässlich. Massive Werbung für den Klimaschutz, für die Biodiversität und gegen launischen Ressourcenverbrauch müsste uns wachrütteln, um kommenden Generationen eine lebenswerte Welt hinterlassen zu können.

Gio, 07/15/2021 - 10:36 Collegamento permanente