Società | Assistenza

Nasce il Social Infopoint

In Alto Adige esiste una comunità a volte poco visibile, ma che ha tanti abitanti quanto una piccola cittadina. E' quella dei disabili che nel progetto Social Infopoint troverà un valido alleato.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Annabel De Melchiori - Zeichnung 01
Foto: Annabel Egger

15.000. Questo è il numero dei disabili che abitano in Alto Adige. Sono una comunità forte con necessità di un certo tipo. Per soddisfarle e aiutare i disabili esistono una serie di associazioni e cooperative presenti sul territorio. Tre di queste, la Lebenshilfe, la AfB (Arbeitsgemeinschaft für Behinderte) e la HandiCar hanno deciso di stringere un patto di collaborazione per mettere in piedi una rete di assistenza e aiuto per i disabili. "Il nostro obbiettivo non è quello di un'assistenza generale" ha commentato il vicepresidente di HandiCar Stefan Hofer "ma di rispondere a bisogni e domande concrete. Lo faremo grazie alla rete dei Social Infopoint". 

Le tre associazioni hanno lavorato per due anni a un modello di collaborazione che fosse non solo sostenibile, ma anche utile. Innanzitutto il progetto che sta muovendo i primi passi vuole rispondere capillarmente ai bisogni dei disabili. Sono infatti 6 i Social Infopoint che sono stati aperti e si trovano sparsi sul territorio. "In questo modo" ha dichiarato Hofer "potremmo aiutare davvero le persone decentralizzando il servizio rispetto a Bolzano, dove comunque abbiamo un presidio presso la HandiCar".

E così da Bolzano a Merano, passando per Brunico e Silandro, le persone disabili potranno fare riferimento all'Info Point e al personale specializzato per chiedere consigli, risolvere problemi, avere informazioni. Ad esempio potranno scoprire cosa devono fare per comprare una nuova carrozzina, o quali sono i moduli da compilare per trovare lavoro o infine scoprire i luoghi di vacanza attrezzati per i loro bisogni. Grazie alla preparazione e al lavoro pregresso, questa rete li aiuterà nella gestione delle piccole sfide quotidiane, ma anche risolvere problemi complessi.

Perché realizzare un nuovo progetto in una realtà come quella altoatesina dove l'assistenza ai disabili è efficiente e il sociale non viene dimenticato? "Purtroppo nel pubblico esiste un problema" ha affermato il vicepresidente di HandiCar "i vari settori non si parlano. Se una persona fa riferimento ai servizi sociali e a quelli sanitari, non è detto che possa farlo senza intoppi e burocrazia. Noi vorremmo svolgere questo ruolo di raccordo tra le necessità e la loro soddisfazione". Si tratta di un progetto concreto e innovativo, spinto anche dalla necessità. In un momento come questo, in cui i fondi all'assistenza da parte degli enti pubblici e i finanziamenti privati si riducono, le cooperative e le associazioni non riescono più a coprire le loro spese. Unirsi e collaborare potrebbe quindi essere una soluzione per le piccole associazioni che rischiano di soffocare.

Qui gli orari e i contatti dei sei infopoint distribuiti sul territorio provinciale.