Società | NUOVI CITTADINI

"Consulta, spazio ai giovani"

L'ex presidente Paola Carbajal plaude al rilancio dell'assemblea degli immigrati a Bolzano. "Cambierà grazie alle seconde generazioni. E le elezioni saranno partecipate".
Carbajal. Paola
Foto: P. Carbajal

Spazio alle seconde generazioni. La Consulta degli immigrati, l’organismo che la giunta comunale di Bolzano ha deciso di riattivare dopo un dibattito vivace tra gli assessori (che ha visto la perplessità di Sandro Repetto e il voto contrario di Angelo Gennaccaro), è importante per garantire la partecipazione dei “nuovi cittadini”. Ne è convinta Paola Carbajal, presidente nell’ultimo mandato della Consulta, che spera nel buon andamento delle consultazioni e prevede un protagonismo da parte dei giovani delle famiglie ormai non più straniere a Bolzano.

 

salto.bz: lei si è spesa molto negli anni scorsi per la Consulta che era nata nel 2004, in un’esperienza in cui Bolzano è stata capofila in Italia, e poi ha conosciuto un calo di attenzione. In diversi in Comune pensano non sia più attuale, condivide? 

Paola Carbajal: certamente i tempi cambiano e ci sono delle evoluzioni nella società e nell’immigrazione. Ma non credo si possa dire che la Consulta degli immigrati sia superata. 

Repetto però ha parlato esplicitamente dei timori dettati dal flop delle elezioni a Merano.

Sì, ma non ci deve spaventare. A Merano hanno sempre avuto problemi, fin dall’inizio. Noi invece abbiamo sempre fatto durante il nostro mandato un lavoro per coinvolgere le associazioni e tutte le etnie. Siamo stati molto attivi. 

 

 

Quindi la decisione di rifare un altro mandato elettivo e di non procedere per semplice nomina è corretta?

Sì. È un risultato che volevamo tanto. Noi volevamo queste consultazioni, che sbloccano la situazione. La Consulta era stata prorogata durante la fase di commissariamento del Comune e poi dopo le elezioni amministrative del 2016 non si è più arrivati ad un nuovo mandato. Ringrazio quindi tutte le forze politiche e la giunta per aver appoggiato questa modalità democratica che assicura la partecipazione. Adesso siamo quasi a metà consiliatura, ma almeno si è arrivati a una decisione.

Le nuove elezioni della Consulta sono un risultato che volevamo tanto. Ringrazio le forze politiche e la giunta per questa modalità democratica che assicura la partecipazione dei nuovi cittadini. Il loro contributo fa crescere la città

Perché, in sostanza, ha ancora senso l’assemblea a cui hanno diritto di voto i circa 11.000 stranieri residenti a Bolzano?

Lo scopo della Consulta è far conoscere le problematiche e le istanze delle persone che non sono ancora la cittadinanza. Far partecipare i nuovi cittadini. Questo è molto importante, aiuta la crescita della città, quando uno è coinvolto si mettono in moto le energie. Da questo punto di vista in passato abbiamo avuto un risultato positivo e soddisfacente, speriamo che l’entusiasmo continui.

 

 

Le consultazioni quindi avranno una buona partecipazione secondo lei?

Io ci credo, siamo ottimisti. È il nostro lavoro adesso coinvolgere tutti quanti.

Non si deve aver paura, il caso di Merano non deve spaventare perché lì hanno sempre avuto problemi. Io sono ottimista, ci stiamo impegnando al massimo per coinvolgere le persone

Ma la Consulta stessa può cambiare per meglio adattarsi ai tempi?

Nella fase attuale l’immigrazione a Bolzano come in altre città italiane sta conoscendo una fase di stabilità. Non ci sono arrivi come negli anni scorsi. Quindi, significa che ci sono molti cittadini che sono qui da parecchi anni,  che magari hanno un maggiore dominio della lingua che che è un fattore molto importante, poi qui ce ne sono due, e che quindi possono dare un contributo significativo. Inoltre, mi aspetto una presenza delle seconde generazioni.

 

 

Saranno dunque i nuovi componenti a far evolvere l'assemblea?

Sì, penso che questa Consulta avrà un volto diverso, con più gioventù, nuove idee e voglia di fare.

Saranno i nuovi componenti a far evolvere l'assemblea. La Consulta grazie alle seconde generazioni avrà un volto diverso, con più gioventù, nuove idee e voglia di fare

Lei è stata presente dal 2009, ma è entrata nell’assemblea molto prima. Può ripercorrere le sue tappe biografiche e istituzionali?

Sono peruviana di origine e sono a Bolzano dal 2002. Nel 2004 ho partecipato alle elezioni della prima Consulta e sono stata eletta, poi mi sono presentata per un secondo mandato nel 2009, che si è prorogato per le vicende del Comune e si è concluso nel 2017. Sono infermiera di professione e vivo con la mia famiglia in città. Abbiamo preso la cittadinanza nel 2013.

Lei quindi non si ricandiderà?

No, anche se volessi non potrei, la partecipazione è riservata a chi non è cittadino italiano. Ma comunque mi impegnerò assieme ad altri con tutte le nostre energie, consapevolezze e esperienze nelle prossime elezioni.