Eccoli di nuovo allineati i soldatini del web, scodinzolanti intorno all’ennesima polemica da saloon. Tema del deprecabile show andato in scena sulla pagina Facebook di #Bolzano in Comune, in una pigra domenica di metà gennaio, l’arrivo di Laura Boldrini nel capoluogo altoatesino previsto per sabato 20 gennaio al fine di sostenere la candidature locali (ancora ignote, ma è in pole Norbert Lantschner) di Liberi e Uguali, il movimento di Pietro Grasso a cui hanno aderito, oltre Sinistra Italiana, Possibile e Mdp, anche i Verdi sudtirolesi. A partire dalle 9.30 la presidente della Camera uscente parteciperà infatti all’assemblea pubblica nella Sala di rappresentanza del Comune che ufficializzerà le candidature.

Boldrini, oggetto prediletto di maldicenze - specie per la sua posizione sull’immigrazione (Il capopopolo leghista Salvini le ha dedicato anche il neologismo “risorse boldriniane”, in riferimento ai profughi presenti sul territorio italiano) - e di bufale, è stata bersagliata dal solito carosello di critiche demagogiche che incolpano “buonismo e perbenismo”.

Un diluvio di commenti, nello sfogatoio social, che aggiungono combustibile alla discussione sommaria: “Ci mancava solo lei, arriverà intovagliata a un incontro con i ‘profughi’ da lei tanto amati”; “Pronti per sputarle in faccia?”; “Preparate le uova (possibilmente marce)”; “Linciatela, è una questione di sicurezza nazionale”; e ancora: “La Boldrini vada a fare il suo comizio in centro di accoglienza, visto che è il suo habitat naturale”; “Sta zoccola ebete!! Non deve neanche entrare a Bolzano!!”. Il consigliere comunale di Casapound Maurizio Puglisi Ghizzi ironizza così: “Come mai alla sala di rappresentanza del Comune e non all'ex Alimarket?” “A Bolzano la gente vota Casapound”, rincuora tutti un camerata. Avvilita la consigliera provinciale dei Verdi Brigitte Foppa: “Il dibattito che si è scatenato su #Bolzano In Comune dopo l’annuncio dell’arrivo di Laura Boldrini a Bolzano è davvero sconfortante. Se questo è la cultura democratica nella nostra terra, allora buona notte”.