“Il PRU si può modificare”

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Il nodo del trasporto pubblico urbano attorno alla stazione ferroviaria continua a far discutere. Al centro del dibattito c’è la decisione – diventata operativa lo scorso 15 giugno – di escludere le linee urbane dal passaggio davanti alla stazione, con fermate e capolinea spostati in via Alto Adige, a circa 200-300 metri di distanza. Una scelta figlia del Piano di Riqualificazione Urbana (PRU) del “WaltherPark”, firmato nel 2016 dall’allora commissario comunale Michele Penta, dal presidente della Provincia Arno Kompatscher e dal rappresentante del cosiddetto “progetto Benko”, Heinz Peter Hager. Il piano prevedeva esplicitamente la pedonalizzazione di viale Stazione, la rimozione della rotonda in piazza Stazione e lo spostamento delle linee degli autobus sull’asse Via Alto Adige-Via Garibaldi.
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Braccio di ferro Comune-Provincia
Come riportato su SALTO, la Provincia nel 2023 aveva suggerito diverse misure alternative: tra queste, mantenere la rotonda in piazza Stazione e chiudere via Garibaldi al traffico privato Proposte però rimaste lettera morta, secondo quanto affermati dall’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider (SVP). Anche SASA, per voce del direttore Ruggero Rossi De Mio, aveva espresso perplessità sul nuovo tracciato, temendo ritardi: “Abbiamo proposto soluzioni condivise con la Provincia. Ma il Comune ha scelto diversamente, chiudendo via Stazione al traffico”.
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Ma secondo l’ex assessore alla mobilità e attuale consigliere comunale Stefano Fattor modificare oggi il PRU sarebbe un azzardo giuridico: “Il PRU prevede da sempre la chiusura di viale Stazione e la rimozione della rotonda. Cambiare ora significherebbe rischiare nuovi ricorsi. Sebbene abbiamo già vinto sette contenziosi”. Fattor ammette che il progetto si fondava sulla prospettiva, finora disattesa, della realizzazione del nodo intermodale sotto la stazione, previsto dal progetto dell’Areale ferroviario ARBO, che avrebbe dovuto ospitare la futura autostazione. Un progetto ancora fermo, che lascia la città in una fase provvisoria diventata strutturale. Infine, Fattor rispedisce le accuse alla Provincia, ricordando che il Comune non ha piena autonomia sul trasporto pubblico, e non può spostare una fermata “nemmeno di qualche metro senza il consenso provinciale”.
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Verdi e Team K: "Questione di volontà politica"
Rudi Benedikter, consigliere comunale dei Verdi, sostiene categoricamente che il PRU non sia intoccabile: Benedikter ricorda come l'accordo programmatico del 2016 del “WaltherPark” sia già stato modificato nel 2021, con una delibera comunale che, secondo l'esponente verde, ha concesso vantaggi alla parte privata (ridistribuzione delle cubature, modifica dei confini). “Il percorso degli autobus e le loro fermate non sono componenti sostanziali del PRU. Sono quindi modificabili in modo semplificato, se c’è volontà politica e pressione nell’interesse pubblico”, afferma Benedikter. Secondo il consigliere, “non c’è alcuna traccia di un trasferimento delle fermate dei bus urbani in via Alto Adige nel testo base dell’accordo PRU sul WaltherPark (in realtà vi è traccia nelle planimetrie allegate, parte integrante del PRU, ndr). Questa è una scelta politica, non una necessità giuridica”.
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A mantenere accesi i riflettori su Via Alto Adige è anche una domanda di attualità presentata in Consiglio comunale da Matthias Cologna, Thomas Brancaglion e Giuliana Dragogna del Team K, che chiedono di rivedere le scelte urbanistiche e viabilistiche contenute nel PRU. I consiglieri sottolineano come già nel 2015, durante una relazione tecnica dell’ingegnere Pierluigi Parolin in Consiglio comunale, si ipotizzavano ritardi di percorrenza di circa 10 minuti a tratta per i bus costretti a deviare su via Garibaldi. “Nell’allegato 13 del PRU non viene spiegato come vengono riordinate le nuove fermate del servizio pubblico” denunciava nel luglio 2015 una relazione di “Unsere Stadt” firmata da Luigi Scolari, Bernhard Oberrauch, Winfried Theil, Christoph Mayr Fingerle, Michael Schlauch e lo stesso Parolin. Inoltre, denuncia il Team K, il nuovo posizionamento delle fermate in via Alto Adige crea assembramenti di persone davanti a negozi e ingressi di condomini, rendendo impossibile installare pensiline adeguate.
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“Le fermate vanno arretrate davanti alla nuova Piazza Alto Adige, come previsto da uno studio provinciale del 2023”, scrivono i consiglieri comunali. “In alternativa, si deve modificare il PRU per riportare gli autobus davanti alla stazione ferroviaria, o almeno valutare soluzioni intermedie”. Tra le richieste specifiche del Team K al sindaci, sapere se siano mai stati avviati negoziati per modificare il PRU e ripristinare la circolazione dei bus su viale Stazione e/o il mantenimento della rotonda in piazza Stazione, quali misure adottare in caso contrario – e per quali linee urbane – nonché quando sarà aperto l’accesso diretto ai binari dalla piazza Verdi, come già annunciato da Alfreider e dal sindaco Claudio Corrarati.
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