Ancora una volta Salzburg-Bolzano

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Alla fine pare perfino semplice. L’ICE Hockey League è quel campionato transnazionale centro europeo di hockey su ghiaccio nel quale intorno a metà marzo si scontrano le squadre di Bolzano e Salisburgo e la squadra che prevale alza poi la coppa. E' arrivato il momento. Domani sera (martedì 18 marzo) alle 19.30 alla EisaìArena di Salisburgo inizia la serie di semifinale, al meglio dei sette incontri, dell’ICE Hockey League tra la Red Bull Saltzburg e l’Hockey Club Alto Adige Alperia. Per i pochi che non lo ricordassero, anche l’anno scorso lo scontro avvenne in semifinale, mentre due anni fa in finale. Entrambe le serie si risolsero solo a gara sette in favore degli austriaci. Molto dolorosa ancora oggi la sconfitta in casa nel match decisivo di finale di due anni fa. Salisburgo è campione da tre stagioni consecutive. Una vera corazzata.
Ma non è sempre andata così. Dall’ingresso dei Foxes nella lega, nella stagione 2013-2014, dei dieci trofei assegnati (uno non assegnato per COVID), cinque sono andati a Salzburg, due a Bolzano e Klagenfurt, a Vienna uno. Una ulteriore circostanza rende lo scontro Volpi bolzanine contro Lattine salisburghesi il più sentito dei classici. Entrambe le coppe vinte dai Foxes, nelle stagioni 2013-14 e 2018-19, sono state vinte in mitologiche serie di finale tra Bolzano e Salzburg, risolte sul ghiaccio coi colori Red Bull. -
Le due compagini escono vincitrici da due serie di quarti di finale decisamente diverse.
Salzburg esercitando il diritto di secondo pick ha scelto di incontrare il Fehevar uscito vincitore dal turno preliminare contro Vienna. Per gli austriaci la serie di quarti di finale si è rivelata assai morbida, con un comodo sweep 4-0 servito alle terme ungheresi. Cronache e highligts hanno raccontato certamente di una Red Bull compatta e in crescita ma anche - e di nuovo - di un Fehervar evaporato con i primi soli di marzo. I magiari, ormai da qualche stagione stabilmente nelle zone alte di classifica durante la regular season, paiono essere del tutto sprovvisti del cambio di passo da playoff. Fattore rilevante per la serie con il Bolzano è certamente il fatto che i Red Bull sono comodamente a riposo nei recinti amici già dalla sera di domenica 9 marzo, più di una settimana fa.Come ben sappiamo è stata assai più dura la serie che ha visto prevalere i Foxes contro il VSV Villach. Atto finale venerdì scorso in gara sei sul ghiaccio carinziano, con convincente vittoria dei Foxes per 2 – 4 e serie vinta con analogo punteggio. La serie ha visto rispettato il fattore campo fino alla sesta partita. Le partite casalinghe sono state vinte dai Foxes in maniera piuttosto netta, addirittura forse troppo tranquilla, perdendo invece gara due e quattro sul ghiaccio austriaco dopo match equilibrati e duri. Gara due si è risolta ai supplementari (4-3), mentre la quarta partita ha visto prevalere i carinziani 5-3 in rimonta sui biancorossi in vantaggio 1-3 nel secondo periodo.
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Il vero cambio di passo il Bolzano lo ha messo sulle lame a partire dal quinto incontro, giocato sul ghiaccio casalingo del Palaonda martedì scorso e vinto nettamente per 6 a 1. In quella partita si è vista finalmente crescere la grinta e con essa la fisicità. Di convincente intensità il secondo tempo di quella partita con i biancorossi a segno ben quattro volte e un bottino di punti a fine partita ricco per molti giocatori sul ghiaccio. Doppiette a rete per Salinitri e Helewka e tre punti a testa per Gazley e Christoffer, un gol e due assist il primo e tre assist il secondo.
A partire da dalla quinta partita della serie la squadra di coach Hanlon ha trovato fluidità di manovrà e costanza per tutti i 60 minuti, fattore che è mancato per lunga parte della stagione e nelle prime partite della serie. Il quarto incontro aveva lasciato tifosi e osservatori piuttosto preoccupati proprio per il mancato salto di tensione, necessario in ogni serie di playoff. La dura sconfitta in rimonta è stato per fortuna non un campanello di allarme ma la sirena della carica. Della sesta e decisiva partita, con convincente vittoria fuori casa e chiusura della serie, va riportato il consolidamento del passo partita playoff, con intensità alta e balaustre a risuonare fin dai primi minuti di partita, altro fattore che è spesso mancato nel recente passato. Il clima, le polemiche, gli incivili atti di disturbo e vandalismo che hanno riempito le cronache del prepartita a Villach hanno reso incandescente il clima e alta la tensione. La risposta decisa e autorevole fin dalle mosse iniziali del match, con l’early goal al primo minuto di Gazley, sono state risolutive e hanno dato il giusto tono alla partita e chiuso la serie.
Nel corso della serie, con i primi segnali nella sconfitta di gara quattro e le ottime prestazioni di gara cinque e sei, è stato evidente l’evoluzione del sistema con cui i Foxes attaccavano il terzo del Villach. Non più e non solo occupazione degli angoli e circolazione lungo la balaustra, sempre ben presidiata dal sistema difensivo carinziano, ma occupazione e incursioni nello slot, spesso dall’angolo basso o girando dietro la gabbia, a costruire così tiri di qualità da ottime posizioni. Buona occupazione dello spazio davanti al portiere piuttosto che impostazione e passaggio dalla back door. -
Il Foxes che escono dalla serie con Villach sono migliori e più intonati di quelli che vi sono entrati. Il rientro dal lungo infortunio di Capitan Fank, alla quinta della serie, ha portato un importante contributo di leadership e solidità mentale assicurando tranquillità all’intera squadra. In attacco, come ci aveva già raccontato coach Hanlon nella recente intervista, le linee sono stabilizzate. Due linee riproposte in tutte le partite della serie, con Salinitri-Bradley-DiGiacinto e Helewka-Christoffer-Gazley e le altre due con Mantenuto e McClure centri. Sempre in lineup e sempre convincente Pascal Brunner sta finalmente conquistando un buon minutaggio sul ghiaccio, di qualità tecnica oltre che fisica. Ha sfiorato un paio di gol con azioni notevoli e ottima presenza sul campo. Un’eroica menzione va fatta a Luca Frigo che, oltre per la consueta qualità e quantità, verrà ricordato in questa serie con Villach per il blockshot di zigomo in penalty killing in gara 4. Tornato sul ghiaccio già durante quel match ha visibili sotto la maschera protettiva che porta da quella partita, evidenti ematomi del disco ricevuto a tutta velocità in pieno viso. Cionondimeno Frigo sempre presente al massimo, nella gloriosa tradizione dei duri dell’hockey.
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Buone prestazioni e statistiche top da un buon gruppo di giocatori che, attesi al meglio ai playoff, non stanno deludendo. Adam Helewka conferma la qualità della sua stecca e la tecnica nello stretto e ha 10 punti nella serie di 6 partite, con 5 gol e 5 assist. Dustin Gazley, ala, mente e cuore della squadra, anche lui 10 punti ma con 4 gol e 6 assist. Braden Christoffer è uomo assist con ben 9 punti, tutti passaggi a gol. Antony Salinitri conferma di essere sniper infallibile dalla sua piastrella con 4 gol. Prestazioni e presenza generale piuttosto deludenti sono invece venuti fino ad ora solo dal centro Matt Bradley (4 punti, 2 g, 2 a e un brutto -1 +/-) e da Cristiano DiGiacinto che, pur senza far mancare la sua grinta e la sua spinta, ha solo 1 assist nella serie e -2 +/-. Tra i difensori si confermano di proiezione di attacco Valentine (5 punti, 1 gol, 4 assist), Bourque (4 p, 2 g, 2 a) e Hults (3 p, 1 g, 2 a con + 6 +/-). La coppia Hults - Bourque è quella con il maggior minutaggio sul ghiaccio. Oltre alle rotazioni ordinarie di linee difensive sono costantemente membri degli special teams. Concludiamo questa sommaria analisi statistica delle sei partite della serie riportando anche e finalmente segni incoraggianti dagli special teams. Ha iniziato a funzionare il Power Play con 5 gol in 19 situazioni di superiorità (27.8%) mentre continua sul buon livello dell’ultimo periodo il Penalty Killing con 2 gol subiti in 16 situazioni di inferiorità (87,5%).
In tutta la serie il coaching staff ha optato per la soluzione con 13 attaccanti e 6 difensori. In difesa rotazione di turn over tra Spornberger – presente nelle prime quattro partite e Miglioranzi in linea in gara cinque e sei. Dalla difesa sono arrivate prestazioni ordinate e concrete, nel giusto compimento del sistema di gioco che conosciamo: attenzione, velocità e posizione nel quarto difensivo, copertura e spazi presidiati in zona neutra e uscita veloce verso l’attacco.
Una riga, la solita, per Sam Harvey in porta. Prestazioni che sono andate dall’ottimo allo straordinario e una percentuale di parate dopo sei partite di playoff di oltre il 93%, con la capacità da fuori classe di dare il meglio sotto pressione e quando le parate salvano partita e risultato. Una delle regole auree dell’hockey è che nei playoff si va avanti solo con un grande portiere tra i pali. Questo non è una preoccupazione in casa biancorossa. -
Da domani dunque la serie contro Salzburg. Gli austriaci sono la squadra, sulla carta, più forte della lega, con un line up ampio e potente e quattro linee piene e pienamente produttive sia in attacco che in difesa. Una macchina potente e ben oliata, alla fine di una stagione che li ha visti impegnati con ottimi risultati anche nella Champions League a inizio stagione. Schneider (51 punti, 21 gol + 30 assist) e Nissner (50 punti, 25 reti + 25 assist) sono le due punte di diamante del roster ampio e forte a disposizione di coach David. In difesa i Red Bull scherano inoltre Murphy (47 punti, 8 gol + 39 assist) che è il difensore che nella lega ha più punti in stagione regolare.
Sulla carta i Foxes non partono certo con il favore dei pronostici. Come accennato all’inizio Salisburgo scenderà in campo con una settimana di riposo in più e questo sarà certamente un fattore. In clima playoff e con un serrato ritmo partite, una lunga pausa non è però automaticamente solo un fattore positivo e molte volte nell’hockey professionistico internazionale si sono viste squadre lente e imballate dopo i giorni di pausa dopo uno sweep di serie playoff. Le prime due partite della serie saranno fondamentali.
Crediamo che anche questa volta ci sarà una serie lunga, dure ed equilibrata. Bolzano e Salzburg sono entrambe squadre che sanno vincere e sanno arrivare fino in fondo. Se c’è qualcuno che sa e può vincere con le lattine salisburghese, questo è il Bolzano. Dovrà essere perfetto.