Inflazione record e fuori controllo quella registrata a maggio in Trentino Alto Adige, con un tasso di crescita dei prezzi al dettaglio la regione registrato al +9%, con il picco più alto a Bolzano, a quota +9,1%. Questi i dati diffusi oggi - 16 giugno - dall’Istat.
“Ancora una volta il Trentino Alto Adige si conferma la regione d’Italia dove i prezzi crescono più velocemente – ha commentato il Codacons – Mentre la media nazionale dell’inflazione si attesta a maggio al +6,8%, in regione i listini crescono del +9%, staccando nettamente la Sicilia, seconda regione dove i prezzi aumento di più col +8,3%”.

Considerata la spesa annua per consumi delle famiglie residenti in regione, un nucleo familiare in Trentino Alto Adige si ritrova a spendere nel 2022 mediamente 3.231 euro in più all’anno a causa dell’aumento dei prezzi al dettaglio, superando di molto la media nazionale di +2.089 euro. Una stangata ancora maggiore per Bolzano che arriva a quota +3.840 euro annui, confermandosi la città con il tasso di inflazione più alto d’Italia, pari al +9,1%, e con una maggiore spesa media per consumi.

“Con un tasso d’inflazione al 9% la politica deve convocare urgentemente un incontro tra tutti i soggetti rappresentativi in grado di dare risposte concrete alla perdita di potere d’acquisto e alla povertà relativa a cui sono a rischio sempre più altoatesini”, affermano in una nota congiunta i sindacati dei pensionati di Cgil/Agb, SgbCisl, Uil-Sgk e Asgb Rentner, ribadendo che solo con una forte condivisione degli obiettivi e una forte coesione sociale è possibile superare le difficoltà legate al carovita.