I pericoli del tunnel
L’esposizione alla silice libera cristallina ma anche ad altri agenti provocati dai mezzi meccanici presenti. Sono le criticità a cui sono soggetti gli operai che scavano la galleria di base del Brennero. A loro, e in particolare alla loro sicurezza durante l’attività professionale è stato rivolto il convegno promosso dalla Federazione edile Filca della Sgb-Cisl. In platea a Mules i lavoratori edili impegnati nei due cantieri nella realizzazione della più grande e complessa opera di tunnel in Europa.
Scopo dell’iniziativa sindacale, migliorare l’ambiente di lavoro e dare risposte alle problematiche di sicurezza e salute che si possono presentare in un ambiente così particolare come quello del lavoro in galleria.
“Vogliamo mettere la sicurezza al centro dell’attenzione - ha detto Michael Raveane, segretario generale Filca -. I lavori in galleria sono lavorazioni particolari, con un rischio elevato per la salute. Le imprese impegnate nei cantieri nel tunnel del Brennero hanno già messo in campo interventi per migliorare le condizioni di lavoro. Con la collaborazione tra le parti sociali e una visione comune la situazione può migliorare ancora”.
I pericoli riguardano in particolare l’esposizione alla silice e ad altri agenti che si liberano nell’aria respirata dagli operai. Inail, istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro, sta svolgendo delle verifiche per misurare l’effettivo livello delle polveri all’interno delle gallerie. Il responso dato dai sensori con i quali sono stati equipaggiati i lavoratori impegnati negli scavi è atteso nelle prossime settimane. Si potrà capire se i livello delle polveri tossiche se inalate sono inferiori o superiori a quelli consentiti dalle norme di sicurezza.
“Siamo in attesa dei dati Inail, avuti i quali potremo confrontarci con le controparti al fine di migliorare ulteriormente l’ambiente di lavoro” ha aggiunto Stefano Pisetta, responsabile della Filca nei due cantieri Mules 2-3 e Isarco Scarl.