Cultura | L'ordinanza contro gli artisti di strada

Patrizia Trincanato: “Non sono d'accordo col Sindaco”

Fa discutere l'ordinanza con la quale il Sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, intenderebbe liberare il centro del capoluogo dagli “artisti di strada”. Voci discordanti si levano anche dai settori della sua maggioranza.

“E' stato un po' come fulmine a ciel sereno, il Sindaco ha emesso questa ordinanza senza consultare nessuno. E francamente non nascondo il mio sconcerto”. Già commentando l'articolo di salto.bz che ne aveva dato notizia, Patrizia Trincanato, assessora alla Cultura della città di Bolzano, non aveva nascosto il suo amaro stupore: “La musica è fatta per unire: al di là di gruppi linguistici, culture, etnie e origini. L'anno scorso, in ottobre, organizzammo insieme a Franzmagazine l'iniziativa BUSK: due giornate nelle quali la strada si è fatta palcoscenico urbano e la città si è arricchita grazie a un’inedita colonna sonora. Ascoltare i musicisti dal vivo e da vicino, magari lasciare un piccolo contributo monetario se sono piaciuti, parlare con loro e conoscere storie, provenienze, emozioni è una bella esperienza. L'iniziativa è stata apprezzata dai bolzanini che l'hanno richiesta anche quest'anno, è stato un bel modo per vivere la musica e la città! Mi spiace che il Sindaco la pensi in modo diverso”.

Già, ma perché adesso sarebbe tutto cambiato? “Evidentemente – commenta Trincanato – il Sindaco ha sviluppato una particolare antipatia per alcuni soggetti, come per esempio quelle due persone vestite di bianco che risultano essere particolarmente moleste con chi passeggia nelle vicinanze di Piazza Walther. Ma sarebbe sbagliato condannare il fenomeno nel suo complesso”. Mercoledì, in occasione della seduta di Giunta, l'assessora esporrà i suoi dubbi al Sindaco, cercando di farlo recedere dalla volontà di applicare un'ordinanza che in un certo senso qualificherebbe Bolzano come città ostile agli artisti. “Cerchiamo di capire dove stanno i problemi – conclude poi Trincanato –, se realmente esistono, e tentiamo piuttosto di individuare soluzioni diverse. La mia idea sarebbe per esempio quella di predisporre dei luoghi dove i musicisti, ma anche altri artisti, possano esibirsi, magari senza amplificazione”.