"Davide contro Golia"
“Fino ad ora non sono stati adottati miglioramenti per la sicurezza di bambini, pedoni e ciclisti. No, c’è stato solo un peggioramento. La popolazione di Bolzano e per primi i cittadini e le cittadine di Gries sono stanchi di vedere che tutti coloro che si muovono in città in maniera ecologica siano sempre messi all’ultimo posto. Adesso la precedenza non ce l’hanno solo le macchine, ma anche i grossi camion”.
Tornano a protestare i residenti di Gries attraverso il Gruppo d’iniziativa che denuncia la “situazione insostenibile”, ora aggravata dal passaggio di grossi mezzi a motore nel quartiere di Bolzano. "Davide contro Golia, ossia come aumentare la probabilità di incidenti gravi a Gries" affermano due residenti, Irene Egger e Melitta Pitschl, che si definiscono "cittadine preoccupate". È solo l'ultima delle iniziative del Gruppo. Nello scorso ottobre, il comitato aveva dato appuntamento in piazza, alle 7.20 di giovedì 26 ottobre, per manifestare contro il traffico. Anno nuovo, stesso problema. Il Gruppo d’iniziativa punta il dito sul passaggio dei camion per il cantiere in via Fucine/vecchia cantina di Gries: “La situazione è diventata ancora più pericolosa”.
“Uno dopo l’altro – descrive così una mamma il suo cammino quotidiano per la scuola materna – arrivano incontro a me e a mio figlio di 4 anni quattro enormi camion in uscita dal cantiere. Non c’è posto per farsi da parte nella stretta stradina di via Fucine. Mi schiaccio nel primo ingresso di condominio che trovo. L’unica alternativa per me sarebbe passare attraverso la rischiosissima piazza Gries”.
“La cosa assurda – riprende il Gruppo d’iniziativa – è che nella stessa giornata la polizia staziona in via Fucine e controlla che i ciclisti rispettino il senso unico, nonostante che da anni sia stato chiesto di aprire alle biciclette entrambi i sensi di questa strada molto utilizzata per arrivare alle scuole”.
I comitato esige che “per l’entrata e l’uscita da e verso l’area del cantiere Cantina di Gries non venga più usata via Vittorio Veneto e via Fucine, ma solo l’ingresso alla vecchia Cantina su Piazza Gries; questo nell’interesse dei residenti, la cui qualità di vita è già fortemente peggiorata a causa di questo enorme cantiere”.
Chiesti anche provvedimenti “ulteriori, immediati e realizzabili per garantire la sicurezza e diminuire in maniera duratura e effettiva i vari disagi causati alla popolazione che vive a Bolzano”: “Non possiamo e non vogliamo aspettare fino al 2025, anno in cui è prevista l’attivazione del tram”.
“Vogliamo un quartiere sicuro – conclude il Gruppo d’iniziativa – e in cui è possibile vivere bene. In una città con una buona qualità di vita”.