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Perché il proibizionismo non funziona

Inizia oggi in Senato la discussione dell’emendamento anti-totem contenuto nella Legge di Stabilità 2016. Huber: “proibire e disincentivare non sono la stessa cosa”.

Dal primo gennaio 2016, in base a una legge provinciale, potremo dire addio alle sale giochi presenti sul territorio altoatesino. Fra i prossimi esercizi presi di mira dalla Provincia sembrano esserci anche tabacchini e sale scommesse. Cosa che prevedibilmente ha scatenato forti preoccupazioni fra gli impiegati nel settore. Resteranno, almeno per il momento, invece, i tanto contestati totem, una prospettiva che sta facendo sollevare in questi giorni più di qualche polemica sia da parte del Pd che da parte del Sapar, l'Associazione Nazionale Sezione Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative, che difendono il gioco d’azzardo legalizzato. 

Nel frattempo stamattina (17 dicembre), in Senato, si discuterà del provvedimento che riguarda il gioco illegale inserito nella Legge di Stabilità 2016. Aumenta il prelievo erariale unico sugli apparecchi con vincite in denaro e viene vietata la pubblicità sui giochi nelle trasmissioni radio e tv dalle 7 alle 22. L’emendamento esclude anche le forme di comunicazione indiretta derivanti da sponsorizzazioni nei settori della cultura, dell'istruzione, della ricerca, dello sport, nonché nei settori della sanità e dell'assistenza. come riporta il Sole 24 ore, sono previste una sanzione amministrativa di 20mila euro per il titolare dell’esercizio e il proprietario dell’apparecchio e ulteriori misure per il contrasto al gioco illegale, in particolare per quanto riguarda gli apparecchi totem.

Come già accennato, all’interno del partito democratico ferve la discussione. Scettica sul nuovo giro di vite legato al gioco d’azzardo Cornelia Brugger: “lo Stato lo incentiva attraverso lotterie, gratta e vinci e quant’altro; incassa tutto e non prevede niente per la riabilitazione di questi gioco-dipendenti, se ne devono occupare gli enti locali, la sanità pubblica, alla quale sono già stati tolti milioni e milioni di euro”. Corregge la collega di partito, citando inoltre un’inchiesta del periodico l’Espresso, il giovane Alessandro Huber: “proibire e disincentivare sono due pianeti etimologicamente e politicamente distanti anni luce, le parole sono importanti, credo altresì che il proibizionismo faccia malissimo al gioco legale e soprattutto alle famiglie che purtroppo sono toccate dalla presenza di giocatori d'azzardo”.