Ambiente | lupo

Il gioco delle carte

Gli allevatori riceveranno nuovi finanziamenti per le misure di "prevenzione" contro i grandi predatori con lo scopo di poterne giustificare l’abbattimento.
Lupo
Foto: upi

L’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler ha invitato i rappresentanti del Bauernbund e dell’Associazione degli allevatori di piccoli animali per discutere delle opportunità e dei rischi della protezione del bestiame, focalizzandosi in particolar modo sulla possibilità di abbattimento dei lupi, nonché i relativi requisiti.
L’allevamento al pascolo del bestiame svolge un ruolo primario nell’economia locale. Su oltre 1.400 alpeggi vengono allevati ogni anno circa 47.000 bovini, 29.000 pecore, 12.500 capre e 15.000 cavalli.  Secondo Schuler preservare l’allevamento da pascolo è nell’interesse di tutti. Sono molti i sostegni finanziari che vengono dati in tal senso, anche in caso di danni provocati da grandi predatori, assieme alla possibilità di avvalersi di consulenze e intraprendere percorsi di formazione.

 


Nel 2022, in Alto Adige sono stati rilevati geneticamente 29 lupi, secondo un sondaggio dell'Ufficio Caccia e pesca. Per Schuler, la priorità è quella di "regolamentare la popolazione" ma al momento, è possibile uccidere solo singoli animali e non avviare un programma di abbattimento sistematico. "Per consentirci di ottenere l'approvazione per un abbattimento, l'Ue specifica diverse condizioni che devono essere soddisfatte”, dice Schuler.
Durante l’incontro è emerso che laddove è possibile attuare misure di protezioni effettive, sono ancora troppo pochi gli allevatori che le hanno effettivamente implementate. Tuttavia il focus della discussione non è ruotato attorno all’importanza di prevenire gli attacchi grazie a queste misure ma la necessità di dimostrare di aver fatto qualcosa per giustificare gli abbattimenti.
“La prova che sono state adottate misure di protezione delle mandrie e delle greggi è essenziale”, riassume una nota della Provincia che nel frattempo ha comunicato che verranno stanziati gli ennesimi finanziamenti per alcune misure di protezione del bestiame sui pascoli domestici in futuro, mentre “i rappresentanti degli agricoltori creeranno consapevolezza che la protezione del bestiame è un prerequisito per il prelievo”.
Che tipo di prevenzione dovremmo dunque aspettarci se l’apparente scopo è proprio quello di farla fallire?