Anche in futuro Provincia principale sponsor di Athesia?
Nel 2013 la provincia di Bolzano ha speso 810mila euro in pubblicità istituzionale, volta a promuovere iniziative, concorsi pubblici e lproprie comunicazioni in genere. Di questi fondi più della metà sono andati alla casa editrice Athesia. Lo scrive oggi il quotidiano Tageszeitung in un articolo intitolato 'Die Schieflage' (Lo squilibrio), che riprende i dati resi noti nei giorni scorsi dalla provincia in seguito ad un'interrogazione dei Freiheitlichen che, appunto, chiedevano una 'detaillierte Aufstellung' in merito.
Tageszeitung ha fatto i conti, sommando gli importi ottenuti da tutti le iniziative editoriali di Athesia, cartecee, radiotelevisive e web, giungendo alla cifra complessiva - appunto - di 420mila euro.
Una domanda sorge d'obblico: questa enorme mole di 'spesa pubblica' è scaturita solo in base ad una valutazione oggettiva a proposito della diffusione e capacità di penetrazione dei media di Athesia nel territorio altoatesino, oppure l'importo è comunque sproporzionato e lascia quindi intendere un certo favoritismo da parte del precedente governo provinciale?
Tageszeitung rincara la dose evidenziando che lo squilibrio appare ancora più significativo nel settore dell'informazione più moderno e in crescita, e cioè quello dell'informazione online. Le cifre parlano da sole: nel 2013 Stol e Südtirolnews (i due portali che fanno capo ad Athesia) hanno ottenuto complessivamente 150mila euro, a fronte di 'keinen cent' ottenuto da Tageszeitung.
Qualcuno di voi si domanderà quanto ha fatturato Salto nel 2013 in pubblicità istituzionale della provincia? È preso detto, basta scorrere la lista fornita dalla provincia ai Freiheitlichen e che alleghiamo: si tratta di 3.679 (ed un centesimo).
Nel 2014 cosa accadrà?
Sarà molto interessante valutare se il nuovo governo provinciale vorrà apportare modifiche a questo modus operandi.
Il discorso della pubblicità istituzionale tra l'altro si intreccia profondamente con un'altra voce di finanziamento, e cioè quella relativa ai contributi per l'editoria erogati alle emittenti radiotelevisive ed ai portali online, con modalità fissate dalla provincia attraverso - guarda caso - una delle ultime delibere dell'era Durnwalder.
Ancora guarda caso, la delibera nr.1964 del 27/12/2013 pone vincoli molto stringenti a proposito delle realtà editoriali che possono accedere ai contributi.
1) I portali e le emittenti radiotelevisive devono vantare una propria forza lavoro di almeno due collaboratori con contratto a tempo indeterminato.
2) I portali devono giornalmente in un arco temporale di 14 ore mettere online 40 notizie giornalistiche autoprodotte e diverse tra di loro. Non vengono considerate le notizie non modificate provenienti da fonti esterni o mere indicazioni di manifestazioni e/o trasmissioni, che non siano rielaborate redazionalmente.
A ciò si aggiunga che le incentivazioni "vengono ripartite per l’85 percento alle emittenti radiotelevisive private e per il 15 percento ai portali informativi online" e che la delibera dispone, attraverso un complesso sistema a punti, che vengano privilegiate le realtà editoriali con il volume d'affari maggiore e con le redazioni maggiormente dotate di giornalisti titolati al massimo livello.
In sintesi: risulta a tutti evidente che, anche per quanto riguarda questo aspetto, l'attuale legislazione provinciale privilegi i medesimi soggetti di cui sopra. Con buona pace ed alla faccia del necessario pluralismo dell'informazione.
Athesia privilegiata
Mi meraviglio della meraviglia espressa dell'autore dell'articolo di cui sopra. È sempre stato così - da decenni!! E chi mai si era preoccupato di questo matrimonio mai ufficialmente celebrato - ma pur funzionante -fra la canonica casa editrice e la politica stellare, a parte il fatto, che nell'articolo di cui sopra non si fa nessun riferimento ai proventi provenienti dalla Regione TTAA, pur trattandosi di "elargizioni" importanti, indirizzate soprattutto alle radiofoniche.
In risposta a Athesia privilegiata di Willy Pöder
Infatti non è meraviglia... dove la vede?
Il punto di domanda del titolo è una provocazione. L'autore dell'articolo fa il giornalista da 25 anni e quindi, suo malgrado, queste dinamiche le conosce per bene.
Per quanto riguarda i proventi regionali avremo occasione di parlarne senz'altro. Anzi: se Lei ha informazioni fresche in merito perché non ce le fornisce direttamente visto che il nostro è un portale in cui i lettori possono dare direttamente il loro contributo?
Grazie ed un cordiale saluto.