Protesta con lenzuola e pentole
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Lenzuola alle finestre, fischi e pentole sbattute sulle sbarre. Dopo quella di ieri, si ripeterà anche oggi e domani alle 12 la protesta dei detenuti del “carcere della vergogna”. Superata da poco l’epidemia di scabbia della quale hanno parlato tutti i media d’Italia, le persone rinchiuse nella struttura di via Dante hanno deciso di farsi sentire. Leggendo il messaggio scritto su un lenzuolo si capisce che si tratta anche di una protesta di tutta la popolazione carceraria, alla luce dell’incredibile numero di suicidi dei primi sei mesi dell’anno: 48.
“Nessuna rivolta, non ci sono stati momenti di tensione o aggressività. Semplicemente, i detenuti volevano lanciare un segnale di sensibilizzazione all’esterno. La struttura è già sovraffollata, e l’arrivo dell’estate sta creando ancora più disagi e malessere nella popolazione penitenziaria”, ha detto il direttore del penitenziario bolzanino Giovangiuseppe Monti al Corriere dell’Alto Adige. Lo stesso direttore nei giorni scorsi ha fatto sapere che a breve in via Dante partiranno i lavori di ristrutturazione delle coperture e delle facciate per un importo di1,14 milioni di euro, mentre è in altissimo mare – per non dire quasi archiviata – la partita per la realizzazione del nuovo carcere a Bolzano sud.
Nel frattempo, a portare solidarietà ai detenuti di via Dante sarà la manifestazione organizzata per domani alle 17 “Nel fatiscente e sovraffollato carcere di Bolzano – si legge nel volantino - negli scorsi mesi si è verificata un’epidemia di scabbia, e la sezione semiliberi è stata chiusa perché pericolante. Nel frattempo, sotto la guida del Questore Paolo Sartori si è impennato il numero di arresti, espulsioni, fogli di via e altre misure nei confronti delle persone considerate indesiderate”.