Idioma contemporaneo
“Vielfalt. Diversity. Pluralità.” è il motto della serie di appuntamenti ospitati dallo Stanglerhof, agriturismo di Fiè allo Sciliar, dove i sapori della cucina sono propedeutici a musica e film.
Giovedì scorso vi ha suonato il LUDUS Quartet, ossia Ivo Crepaldi e Andrea Ferroni ai violini, Alexander Monteverde alla viola e Ivo Brigadoi al violoncello.
Per questo appuntamento i quattro musicisti avevano scelto tra i loro diversi progetti quello titolato IDIOM/IDIOMA, una serie di composizioni che “hanno in comune la ricerca di un linguaggio compositivo capace di collegare la semplicità popolare con le forme più classiche e moderne”.
Sono composizioni che ci ricordano la ricchezza e la varietà della nostra tradizione, ma non si esauriscono in un omaggio alle ceneri del passato, immaginano un futuro diverso.
I primi suoni sono stati quelli di “Strum” della violinista e affermata compositrice statunitense Jessie Montgomery. Per l’autrice “il pezzo, concepito sulla base di idiomi americani folkloristici e dello spirito di danza e movimento, inizia come un racconto nostalgico per poi assumere carattere celebrativo.“
Poi è stata la volta di “Wood Works”, una raccolta di arrangiamenti di musica popolare scandinava a firma di Danish String Quartet. Sono affascinanti arrangiamenti che i virtuosi danesi hanno scritto con il preciso intento di far conoscere la musica popolare della loro terra a chi abitualmente frequenta il repertorio classico di tradizione nelle più prestigiose sale da concerto.
Come con la musica di Montgomery, pure con “Wood Works” il LUDUS Quartet ha raccolto i calorosi applausi di un pubblico vario e attento, fatto di giovanissimi, di famiglie e gruppi di amici accorsi anche per la buona tavola, di alcuni arrivati solo per il concerto.
I due successivi brani avevano per tema comune la sensualità, quella del “Tango di Alice” a firma di Edoardo Bruni e quella del celeberrimo “Vocalise” di Sergej Rachmaninoff, pagina che il compositore ideò per la soprano Antonina Nezdanova. Si sono trovate a fianco una dell’altra le musiche di un amico degli interpreti e quella di un autore che ha segnato la storia della musica.
Il concerto si è concluso con “Sonnet e Rondeau” di Giovanni Sollima, violoncellista e compositore italiano, virtuoso di rara energia e compositore dalla musicalità esuberante, eseguito dai più prestigiosi ensemble e solisti in tutti i continenti.
A conclusione del programma gli applausi e i sorrisi riconoscenti del pubblico sono stati ricambiati dai musicisti con una bella pagina nata per lo schermo, il tema principale di “C’era una volta il West” di Ennio Morricone.
Eseguito con cura e passione dagli interpreti, IDIOM/IDIOMA è un progetto che propone la musica di autori del nostro tempo capaci di coinvolgere un pubblico ampio ed eterogeneo. La musica d’arte di oggi, come è avvenuto in passato, è in parte anche musica che muovendo da radici popolari inventa nuovi linguaggi accessibili e gratificanti per chi abbia curiosità verso nuove combinazioni sonore. Sono composizioni che ci ricordano la ricchezza e la varietà della nostra tradizione, ma non si esauriscono in un omaggio alle ceneri del passato, immaginano un futuro diverso.
Allo Stanglerhof, in una cornice di serena convivialità, abbiamo ascoltato uno tra i più interessanti programmi musicali dell’estate.