Società | Il commento
Seravezza ferma Quinta Colonna
Foto: upi
Di fronte al razzismo strisciante alimentato dai media (ricordate i titoli di Libero e de Il Tempo dopo la morte per malaria di una bambina italiana?), servono piccoli gesti rivoluzionari per credere che sia ancora possibile cambiare rotta.
È per questo che dovrebbe fare il giro d'Italia il garbato "no, grazie" con cui l'amministrazione del Comune di Seravezza, in Lucchesia, e gli abitanti della sua piccola frazione montana di Azzano, hanno risposto a "Quinta Colonna", la trasmissione condotta da Paolo Del Debbio in onda il lunedì sera sulle reti Mediaset.
La vicenda è presto riassunta: si sono create tensioni negli ultimi mesi tra Comune e Prefettura per la scelta di inviare una dozzina di richiedenti asilo ad Azzano, senza una adeguata condivisione col territorio; i problemi sarebbero acuiti dal rischio di nuovi arrivi, in una frazione molto piccola.
Sono, o meglio sarebbero, gli ingredienti perfetti per alimentare un discorso razzista. Che però nella comunità di Azzano ed in quella allargata di Seravezza, evidentemente non ha attecchito: intervistato dal quotidiano Il Tirreno, tanto il sindaco quanto i residenti hanno ribadito che alcuni problemi esistano, che l'ente si aspetterebbe una maggior condivisione delle scelta da parte della Prefettura, ma hanno anche espresso la propria volontà di non esporre la comunità alla strumentalizzazione legata a una puntata di Quinta Colonna, a farsi messaggeri di odio. "Con un servizio televisivo del genere il rischio sarebbe stato quello di mettere sempre più astio fra qualcuno e loro o fomentare le persone – ha spiegato al Tirreno Giulio D’Angiolo, che ha parlato direttamente con il giornalista di Quinta Colonna – qui non c’è nessun paesano arrabbiato, anzi abbiamo molto rispetto, e sappiamo che vanno aiutati".
Lo stop imposto da Seravezza tocca da vicino Paolo Del Debbio: il giornalista è originario della provincia di Lucca, ed è stato uno dei protagonisti dell'ultima campagna elettorale per il rinnovo dell'amministrazione del Comune capoluogo. Giocata dal candidato del centro destra, apertamente sostenuto da Del Debbio, il giornalista Remo Santini, agitando anche i temi della sicurezza di fronte al rischio "invasione" dei migranti. Anche in quel caso, però, la propaganda non ha attecchito.
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