Società | tratta

La schiavitù non è finita

Oggi si celebra la sedicesima Giornata Europea contro la Tratta di esseri umani, una piaga che non risparmia nemmeno Bolzano: “Il problema riguarda tutti”.
Giornata Europea contro la Tratta di esseri umani
Foto: Progetto alba

Il prossimo anno il “progetto ALBA” festeggerà a Bolzano i suoi primi 20 anni di vita. L’unità di contatto del coordinamento anti tratta è particolarmente attiva anche nel capoluogo, occupandosi dell’emersione, accoglienza e inclusione sociale di persone vittime di tratta e grave sfruttamento, in condizioni di estrema vulnerabilità personale ed emarginazione sociale. L’intervento si basa su azioni dirette volte a favorire l’accesso ai diritti, la protezione sociale e l’integrazione delle vittime di tratta in un contesto di legalità. 

In Alto Adige il progetto promosso dall’Ufficio provinciale per la tutela dei minori e l’inclusione sociale e gestito dall’Associazione Volontarius, dall’Associazione La Strada - Der  Weg e dal Consorzio sociale Consis.

La riduzione in schiavitù è considerata uno dei più gravi e odiosi crimini che l’umanità non è mai riuscita davvero a debellare. Oggi in Europa si contano circa un milione di vittime di tratta e sfruttamento grave. Un fenomeno ampiamente diffuso e redditizio, tra i principali business delle reti criminali transnazionali.

In Italia sono oltre 6.000 le persone intercettate da uno dei 21 progetti anti tratta attivi sul territorio nazionale. Tra essere circa 1.000 entrano in un programma di assistenza e protezione in quanto vittime riconosciute di gravi reati. In particolare, le vittime di tratta e riduzione in schiavitù vengono relegate soprattutto all’interno di dinamiche di sfruttamento in ambito sessuale, lavorativo, fino all’accattonaggio forzato e ad altre forme di economie illegali come spaccio e furti.

Per questo motivo la Commissione Europea ha istituito la Giornata Europea contro la Tratta di esseri umani e sensibilizzare sul tema, arrivata oggi alla sua sedicesima edizione. 

 

Le reti anti tratta hanno dato vita per l’occasione a una serie di eventi dislocati su diverse città italiane, dove si terranno presidi accompagnati dai consueti palloncini arancioni decorati dallo slogan #liberailtuosogno.

Lo scopo della sensibilizzazione  è fare in modo che un tema così drammatico non passi inosservato o venga ritenuta una questione che non ci riguarda

Il Progetto Alba sarà presente con uno stand informativo a Bolzano in Piazza del Grano dalle 11 alle 17, dove verranno raccolte immagini e parole, per interrogarsi sul significato di parole quali “sfruttamento”, “tratta”, “empowerment”, “sexwork” e “diritti umani”.
“Lo scopo della sensibilizzazione - spiegano gli organizzatori - è fare in modo che un tema così drammatico non passi inosservato o venga ritenuta una questione che non ci riguarda.  Si vuole quindi accendere una speranza perché quei tanti sogni di donne, uomini e minori non restino per sempre ingabbiati nelle reti di sfruttamento”.