Parcheggi cercansi
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Nella primavera del 2026 inizieranno quattro cantieri importanti della durata di tre anni: il Polo bibliotecario su via Longon, il maxi-parcheggio interrato di Park Vittoria, gli uffici di Alto Adige Riscossioni e lo studentato da 150-200 posti. Le conseguenze sulla mobilità saranno importanti: solo per Park Vittoria verranno eliminati 299 posti auto in superficie dalle aree limitrofe a Piazza Vittoria. Di questi 150 sono posti auto blu e 149 sono posti bianchi riservati ai residenti con bollino.
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Tribunale, via Cadorna, Prati?
Le soluzioni proposte dal Sindaco Claudio Corrarati sono al momento temporanee ed insistono sulla zona di Piazza Tribunale, rendendo parte della superficie della piazza un posteggio da 100-150 posti. “Ho scritto alla Presidente Bortolotti e al Procuratore Bisignano per chiedere se metà di Piazza Tribunale, lato edificio del demanio possa essere utilizzato come parziale parcheggio - dichiara Claudio Corrarati -. L’idea è di permettere a chi abita nelle immediate vicinanze di parcheggiare la sera la macchina lì, non vogliamo sovraccaricare la piazza durante il giorno anche ai fini della sicurezza, l’accesso sarebbe sul lato di via Duca d'Aosta, lo era anche in passato, quando le macchine erano poche e parcheggiavano dappertutto”.
Il Sindaco conferma inoltre che sarebbero in corso delle trattative con i privati dei parcheggi interrati nella zona del palazzo di giustizia, tra cui il Direzional Park del gruppo Generalbau di Paolo Tosolini. “Dobbiamo capire quanti posti auto è possibile convenzionare o, in alternativa, come gestire l’utilizzo dei parcheggi privati. Bisogna valutare quanti posti i privati possono mettere a disposizione, tenendo conto che si tratta di proprietà private e che gli aspetti economici rendono difficile una compensazione immediata o totale”, spiega Corrarati.
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Ma le opzioni parcheggio non finiscono qui. “Stiamo valutando di togliere il marciapiede sulla parte destra di via Cadorna per ricavarne ulteriori posteggi fino all'arrivo delle scuole, lasciando solo quello di sinistra. Alcuni cittadini hanno proposto di utilizzare provvisoriamente l'area Talvera che oggi è stata divelta dai lavori Alperia del teleriscaldamento per realizzare parcheggi, però la zona è di competenze dei bacini montani per cui diventa molto più difficile utilizzarla, ma stiamo valutando tutte le opzioni”, aggiunge Corrarati.
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E quali alternative?
Interrogato da SALTO sull’implementazione di alternative all’utilizzo dell’auto per spostarsi all’interno del Comune, il Sindaco replica che l’apertura delle strade ed i nuovi parcheggi non vanno interpretati come un incentivo ad usare l’auto. “L’obiettivo di aperture come viale Trento, via Claudia Augusta, ponte Resia è agevolare gli spostamenti riducendo i tempi di percorrenza”. Ma il messaggio, per stessa ammissione del Sindaco, non è arrivato ai cittadini: “Intervenire sul tempo delle persone è ciò che crea più disagio. Se diciamo chiaramente a un cittadino che perderà tempo, questo si organizza diversamente. Se invece rendiamo visibili le criticità – ad esempio attraverso strumenti digitali che mostrano traffico o blocchi – è più probabile che scelga autonomamente il mezzo pubblico”.
L’offerta di trasporto pubblico non è però adeguata alle esigenze dei bolzanini. “Non abbiamo un numero sufficiente di corse”, dichiara Corrarati, che pone l’accento soprattutto sulla necessità di potenziare le linee che servono la zona industriale, dove ogni giorno convergono migliaia di lavoratori. “Servono nuovi sistemi di mobilità pubblica moderni, penso al sistema a rotaie o con funicolare, soluzioni che permettano di arrivare con mezzi personali come la bicicletta fino a punti di interscambio e poi spostarsi rapidamente all’interno dell’area produttiva. Non possiamo continuare a portare 25 mila persone ogni mattina nello stesso luogo con le stesse strade e pretendere che la sera tornino a casa in pochi minuti”.
Alla domanda su cosa si stia facendo concretamente, conclude citando il confronto avviato con Sasa per valutare come aumentare l’offerta di trasporto pubblico su Via Resia, un asse su cui confluiscono i quartieri Casanova, Firmian e Prati di Gries, che oggi scaricano tutto il traffico nella stessa area produttiva, una situazione che a detta del primo cittadino “non è sostenibile”.
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