Cultura | Quarantena survivor

...e poi non rimase nessuno

Proponiamo dei "consigli in quarantena", per staccare la testa e immergerci in storie interessanti. Oggi atmosfere thriller!
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: ©www.bbc.com

Cosa consigliamo: Dieci Piccoli Indiani

Autore: Agatha Christie

Di cosa si tratta: libro uscito nel 1939, miniserie TV del 2009 + miniserie del 2009 + film del 2003 (più bonus Dylan Dog e Topolino)

Genere: giallo, thriller

A chi è consigliata: agli amanti del thriller classico, dei colpi di scena, del buon fumetto

In un periodo in cui quasi tutti siamo chiusi in quarantena domiciliare, abbiamo bisogno di ritrovare qualche certezza. E cosa c'è di più confortante di un classico "giallo", di un meccanismo ad orologeria fatto di omicidi, misteri, investigatori infallibili?

Sembra quasi strano, ma in un mondo letteralmente invaso da storie, universi letterali e possibilità di svago, credo possa essere interessante riscoprire (o scoprire) mondo criminale di Agatha Christie. L'autrice inglese (seconda come traduzioni al mondo dopo il signor William Shakespeare...) può essere considerata come la madre del giallo moderno, soprattutto grazie ai suoi personaggi immortali: Miss Marple ed Hercule Poirot.

Questa introduzione per dire che si, ogni libro dell'autrice va bene per approcciare il genere, ma l'opera perfetta è probabilmente Dieci Piccoli Indiani.

Il libro, uscito con vari titoli (in originale Ten Little Niggers dall'omonima filastrocca, poi intolato anche And Then There Were None -E poi non rimase nessuno-) parte da uno degli incipit più semplici e geniali della storia: otto personaggi di varia estrazione e sconosciuti tra di loro vengono invitati, tramite lettere spedite dl misterioso signor Owen, su di un'isola, in una grande villa dove li aspettano due domestici. Tutti i dieci personaggi hanno un passato nascosto e peccati da espiare e scoprono che l'isola intera è una trappola e il signor Owen ha deciso di ucciderli uno alla volta, giorno per giorno.

Il meccanismo perfetto, scandito dalla filastrocca dei dieci negretti, permette all'autrice di regalarci un crescendo di colpi di scena fino ad uno dei finali più celebri e celebrati della storia dei libri gialli.

Dieci Piccoli Indiani ha dato vita a trasposizioni di tutti i tipi. A livello televisivo si possono citare due opere diametralmente opposte: nel 2009 esce la miniserie TV Harper's Island, ispirata all'opera di Agatha Christie ma influenzata anche da altri media della nostra generazione, ad esempio la serie (di film e telefilm) Scream. Gli invitati non sono semplici sconosciuti, ma sono invitati ad una festa di matrimonio su di un'isola che, anni prima, aveva visto l'opera di un crudele serial killer. Ovviamente anche gli invitati inizieranno a morire uno dietro l'altro, in un crescendo di paranoia, violenza e personaggi dediti al doppio e triplo gioco. Harper's Island è classificato come horror e thriller, ma con una connotazione che mira soprattutto al divertimento dello spettatore.

Nel 2015 è uscita per BBC, in occasione dell'anniversario dell'uscita del libro, una miniserie di tre episodi molto più fedele all'orginale, che riprende il secondo titolo originale And Then There Were None. Oltre alla fedeltà all'opera originale, è consigliabile per l'ottimo lavoro di ambientazione e scenari e per i bravissimi attori.

Dei tanti film tratti o ispirati a Dieci Piccoli Indiani, uno dei più meritevoli è sicuramente Identità, film di James Mangold uscito nel 2003. Il canovaccio degli sconosciuti radunati in un unico posto e poi uccisi uno dietro l'altro è ambientato, questa volta, in uno sperduto motel negli Stati Uniti, durante una forte tempesta che obbliga gli sconosciuti a ripararsi. Ma la genialità del prodotto è data dal saper cogliere l'incipit originale, per poi trasformarlo in qualcosa di completamente differente, con un finale memorabile.

Bonus finale in questa carellata dedicata ad Agatha Christie può essere dedicata al mondo del fumetto. Dieci Piccoli Indiani è stato riproposto in varie versioni, sia come libro per ragazzi, sia come versione a fumetti. Qui ne citiamo due che si contraddistinguono per originalità e qualità.

Nel 1992, Tiziano Sclavi si ispira ad Agatha Christie per una storia "fuori serie" di Dylan Dog. Nella sua Sette Anime Dannate, sette personaggi invitati nel lugubre castello di Xanador sono in realtà la personificazione dei sette peccati capitali, compreso lo stesso Dylan Dog. I disegni magnifici di Corrado Roi contribuiscono a renderla una delle storie più famose della carriera ultra trentennale del detective del soprannaturale.

Nel 2001 è la volta della Walt Disney, nella serie Pippo Reporter, creata dalla premiata coppia Teresa Radice e Stefano Turconi. In "Dieci Piccoli Caimani", i dieci personaggi invitati sull'Isola Caimano vengono fatti incomprensibilmente sparire, seguendo l'incipit del classico della Christie. I due autori, probabilmente una delle migliore "coppie Disney" della storia della Disney italiana, ci regalano così a loro modo un divertente e sentito omaggio con il quale chiudiamo questa rassegna "thriller"