Cronaca | Sanità

AstraZeneca, l’Alto Adige riparte domani

Dopo il via libera dell’Ema riprendono le vaccinazioni. 2000 gli appuntamenti da riorganizzare. L’Asl accelera: “6.500 somministrazioni entro giovedì”.
AstraZeneca
Foto: upi

Ieri, 18 marzo, intorno alle 17, è arrivato l’ok dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema): il vaccino anti-Covid di AstraZeneca è “sicuro ed efficace” e “non è associato all’aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici e coaguli di sangue”. Oggi, dunque, non appena l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) revocherà il divieto d’uso del vaccino, l’Italia ricomincerà a somministrare le dosi dell’antidoto a partire dalle 15.

 

Il piano

 

L’Alto Adige riprende da domani con le vaccinazioni delle persone over 75 con AstraZeneca. Sarà offerto un nuovo appuntamento a tutti i cittadini - circa 2mila persone - che hanno subito la cancellazione dell’appuntamento per la vaccinazione nei giorni scorsi. La data concreta verrà comunicata dalla Centro unico di prenotazione dell’Azienda sanitaria a tutti i cittadini coinvolti.
Si comincia a Bressanone domani (sabato), in Fiera a Bolzano e a Brunico lunedì, a Merano martedì. Devono infatti essere garantite anche le inoculazioni delle seconde dosi agli ultraottantenni. In tutto sono previste circa 6.500 sedute entro giovedì prossimo. “Possiamo offrire a tutti quelli che non sono stati vaccinati in questo giorni con AstraZeneca un appuntamento entro pochi giorni” assicura il direttore generale della Asl Florian Zerzer.

 

Contagi e misure

 

Intanto l’Azienda sanitaria fa sapere che a Bolzano è stato registrato un nuovo caso di variante sudafricana e un primo caso di mutazione nigeriana. Tuttavia il quadro generale in termini di contagi migliora in Alto Adige, lo dice la fondazione Gimbe ma anche l’Europa. La mappa aggiornata dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, attesta che la provincia di Bolzano passa, per la prima volta, dal “rosso scuro” (il colore riservato alle zone a più alto rischio) al rosso.

C’è attesa infine per la nuova ordinanza del governatore Arno Kompatscher sulle seconde case, ma che conterrà anche i dettagli circa l’obbligo di farsi testare due volte a settimana per poter partecipare alle lezioni in presenza a scuola; chi infatti decide di non sottoporsi ai test dovrà restare in didattica a distanza, come anticipato ieri sera dal presidente della giunta ai capigruppo del consiglio provinciale.