“Fanpage? Servizio buono ma fazioso”
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SALTO: Vicentini, lei è il Presidente di Gioventù nazionale Alto Adige, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Cosa ne pensa del servizio di fanpage che mostra giovani militanti di FdI intenti in saluti romani e che inneggiano al Duce?
Mattia Vicentini: Prima che presidente del Movimento Giovanile in Alto Adige sono stato anche giornalista pubblicista, quindi so cosa vuol dire fare un caso d'inchiesta. Devo dire che quello di Fanpage è stato fatto molto bene, anche se va un po' a violare quello che è il codice di deontologia professionale sull'autonomia del giornalismo, perché per certi versi è un servizio fazioso che va ad incriminare una determinata parte politica.
In che modo?
Fondamentalmente è discriminatorio di un intero movimento che conta in Italia 50.000 iscritti. È stato preso il caso singolo di alcuni militanti che hanno avuto oggettivamente dei comportamenti inqualificabili, ma è denigratorio verso l'intero movimento. Trovo che giornalisticamente sia sbagliato denigrare un movimento per alcuni singoli. È stato giusto condannare quello che è successo e quello che è stato detto, ma riversare la colpa sull’intero movimento che conta 50.000 persone per l'atteggiamento di 5-6 ragazzi evidentemente ubriachi che si siano lasciati scappare dei commenti inqualificabili, è un errore.
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Questi “comportamenti inqualificabili” esistono a livello locale all'interno dell'associazione?
Assolutamente no. Anzi, devo dire che in Alto Adige abbiamo sempre tracciato una linea molto moderata. In Italia ci sono varie comunità in ogni provincia, ogni comune, ogni circolo ed ognuna ha il suo modo di agire. È normale che, come ogni agglomerato umano, una comunità politica abbia al suo interno posizioni diverse; alcuni purtroppo hanno delle posizioni che si rifanno ancora ad un'ideologia passata. Diciamo che nelle realtà piccole, locali, come quella di Bolzano, la situazione è abbastanza tranquilla, non abbiamo questi episodi di intolleranza e radicalizzazione politica, evidentemente appartenenti a un passato che ormai ci vogliamo scrollare di dosso come destra politica.
Quindi non ci sono legami con chi, dentro Gioventù nazionale, inneggia al fascismo?
Nel servizio si vede un passaggio in cui viene organizzata una festa ad Atreju di alcuni ragazzi di Gioventù Nazionale. Io ero presente ad Atreju, non sono stato invitato a quella festa, nessuno della comunità del Trentino-Alto Adige era presente a quella festa, nemmeno sapevamo dell’esistenza, l'abbiamo saputo direttamente dal video di fanpage.
Esiste quindi una sotto-comunità di estremisti all'interno di gioventù nazionale?
Guardi, più che di sotto comunità io parlerei di comunità che agiscono in modo distanziato da quella che è la linea ufficiale del movimento. Quando si fa il tesseramento al movimento bisogna aderire ad un codice etico che prevede di condividere valori quali democrazia e libertà, che evidentemente non sono condivisi da alcune delle altre comunità; purtroppo è una cosa che succede in qualunque agglomerato umano di ampie dimensioni. Io sfido ad esempio ad andare ad un ritrovo di UDU, la sinistra universitaria; anche lì, nelle scene ristrette e in contesti conviviali, vengono dette frasi anarchiche e intimidatorie verso lo Stato.
Quanti membri conta la sezione altoatesina?
Siamo all'incirca una quarantina di iscritti, di cui la metà dei ragazzi partecipa attivamente. Contiamo ragazzi che sono membri delle istituzioni, ad esempio abbiamo due eletti in circoscrizione, sul Trentino ne abbiamo altrettanti. Probabilmente in appoggio al partito avremo delle candidature per le prossime alle elezioni comunali, io stesso sono stato candidato alle elezioni regionali. Siamo perfettamente allineati all'interno di un contesto istituzionale.
La Presidente Giorgia Meloni però non si è ancora posizionata su quanto accaduto, distanziandosi, come ha fatto lei, da quei comportamenti...
Si dovrebbe chiedere agli esponenti di partito che hanno contatto diretto, io non conosco la sua posizione. Immagino che sia impegnata con il G7 che in questo momento è la priorità del Paese, non credo lo sia l'inchiesta di Fanpage.
Aha, man wars also gar nicht.
Aha, man wars also gar nicht.
In risposta a Aha, man wars also gar nicht. di pérvasion
Es waren Linke, die als…
Es waren Linke, die als Rechte verkleidet, rechtsextreme Parolen schrien, um die Rechten in ein linkes Licht zu rücken. So oder ähnlich wird wohl der Erklärungsversuch lauten.
Scusi Vicentini, ma dal suo…
Scusi Vicentini, ma dal suo curriculum non mi sembra che possa avere idea di come si faccia giornalismo d'inchiesta, mi faccia il piacere di non arrogarsi conoscenze che rimangono puramente teoriche.
Se nel giro appaiono figure di spicco, ciò rende impossibile ritenere questo un caso isolato.
La vostra ideologia fa leva su paure che fondano su problemi esacerbati dalla stessa vostra politica, in una spirale che tende alla violenza che sia verbale, individuale, sociale, politica o istituzionale.
In Spagna si stanno verificando aggressioni squadriste da parte nei confronti di persone prese di mira da Revuelta (per i quali Meloni prova molta simpatia), anche sotto gli occhi della polizia.
Fascisti reazionari non si possono autodefinire revoluzionari, ma semmai solo involuzionari.
E vorrei tanto che l'essere umano avesse un gene che quando spara cacate gli faccesse venire un nodo alla lingua.
In risposta a Scusi Vicentini, ma dal suo… di Andrea Terrigno
Buongiorno signor Terrigno,…
Buongiorno signor Terrigno, cercherò di risponderle in breve dandole comunque una risposta esaustiva.
Ha ragione, non ho mai avuto esperienza diretta di giornalismo d'inchiesta, solo cronaca ed opinionismo; questo non esclude però il fatto che, seguendo i corsi obbligatori di deontologia giornalistica, io abbia preso conoscenza delle modalità, dei metodi e del codice etico che il giornalista d'inchiesta dovrebbe adottare.
Parla poi di figure di spicco nell'inchiesta, la invito a riguardarla, il fatto che ad esempio Arianna Meloni ed altri onorevoli presenzino all'inaugurazione di una sede pochi mesi fa cosa avrebbe a che vedere con le uscite di pochi facinorosi in un evento privato organizzato ancora nel 2023?
Mi rendo conto che dipingere l'avversario politico come un mostro renda più facile mostrarsi al mondo come i buoni, i portatori di verità e giustizia.
Mi parla di un movimento giovanile alimentato sulla paura. La inviterei ad informarsi accuratamente sull'operato politico di Gioventù Nazionale nella realtà altoatesina.
Già ad oggi diversi piccoli risultati per i cittadini sono stati ottenuti dai nostri ragazzi nelle circoscrizioni.
Il nostro obbiettivo è quello di dedicarci a migliorare sempre più la realtà bolzanina ed altoatesina; se lei invece preferisce metterci sullo stesso piano di chi compie pestaggi in Spagna non sarò certo io a farle cambiare idea, ma spero si renda quantomeno conto della gravità del paragone indegno.
Le auguro una buona giornata.
Ho letto il libro di Paolo…
Ho letto il libro di Paolo Berizzi, "Il ritorno della bestia. Come questo governo ha risvegliato il peggio dell'Italia" (Rizzoli 2024). La tesi è abbastanza esplicita, fin dal titolo. Secondo Berizzi esiste una sostanziale (cioè: generata dalla stessa sostanza) contiguità tra la galassia dichiaratamente neo-fascista che è dispersa in una miriade di sigle e gruppi e il governo capitanato da Giorgia Meloni, governo che cerca ovviamente di mantenere una linea diversa, più istituzionale, ma anche ideologicamente "neutra" o senza scadere troppo in gesti di plateale appartenenza alla "matrice" di provenienza (come se, nel percorso "Da Giorgio a Giorgia", fosse effettivamente successo qualcosa di più che non un semplice rifacimento del trucco). Può capitare così che ci siano (nello stesso partito, sotto la stessa bandiera) personaggi che si offendono se li chiami fascisti (o neo-fascisti) ed altri che (quando saltano un po' i freni inibitori) non solo non si vergognano per nulla, ma rivendicano con fierezza la propria adesione a quell'"IDEA".
Insomma, Fratelli d'Italia è ad oggi un contenitore diventato abbastanza grande per contenere sia i pezzi del fascismo di risulta che ancora restano pienamente in circolazione, sia l'aspirazione a diventare la famosa "destra presentabile" che in questo Paese non ha quasi mai visto la luce. Se comunque voi chiedeste a un rappresentante, a un aspirante della "destra presentabile" ciò che ne pensa della presenza di spezzoni di "destra impresentabile" all'interno o comunque vicinissimi al partito nel quale esso stesso milita, la risposta non sarà mai coincidente con una piena dichiarazione di "anti-fascismo", ma avrete la risposta di sempre: il fascismo è un fenomeno storico, quindi passato, i veri anacronisti sono semmai gli anti-fascisti, e comunque noi (cioè loro) siamo (sono) contro TUTTI i totalitarismi. Un bla-bla-bla, quest'ultimo, soprattutto utilizzato da quei "liberali" che credono di riuscire a ingannare l'opinione pubblica sfruttando la dabbenaggine ormai dilagata.