Politica | Bolzano

“Sarebbe ora di una sindaca donna”

Siglata l’alleanza Verdi -Sinistra per le comunali di maggio 2025 nel capoluogo. Rabini: “Sceglieremo il nome con la coalizione di centro-sinistra entro metà gennaio”. Questione casa: “Non costruire sul verde”.
Di Biasio Rabini Benedikter Brugger
Foto: Verdi Grüne Vërc | Sinistra die Linke
  • Squadra che vince non si cambia. È questa la logica dell’unione delle liste Verdi Grüne Vërc e Sinistra die Linke per le comunali di Bolzano. I due partiti hanno deciso di unire le forze per conquistare il governo della città in vista delle elezioni del 4 maggio 2025. “Un matrimonio che si doveva fare – spiega Luca Di Biasio di Sinistra die Linke. “C’è una condivisione di valori e battaglie che dura da tempo. Il programma comune si focalizzerà su temi come la tutela del territorio e del clima, la mobilità sostenibile, il diritto a un’abitazione accessibile” aggiunge Chiara Rabini, assessora del Gruppo Verde al comune di Bolzano. L’obiettivo, dichiarato dai portavoce presenti, è di fare parte della coalizione di centro-sinistra facendo da contrappeso progressista. 

    In una conferenza stampa congiunta, gli esponenti dei due schieramenti hanno sottolineato come questa scelta non sia frutto di calcoli elettorali ma di una visione condivisa per il futuro della città. “Insieme abbiamo ottenuto ottimi risultati alle europee con la candidatura di Brigitte Foppa e alle comunali di Bressanone, che ci hanno permesso di ottenere il secondo posto in città prima del PD e SVP. Per questo abbiamo deciso di riproporre l’alleanza anche per le comunali, l’unione porta anche a risultati in politica”, afferma Di Biasio.

     

    “Sarebbe ora di una sindaca donna”

     

  • I simboli dei due partiti affiancati Foto: SALTO
  • La comunione di intenti parte innanzitutto dalle tematiche: “All’interno dei due partiti abbiamo votato all’unanimità questa alleanza perché per tutti e due il focus è sul sociale e sulla sostenibilità”, prosegue Rabini. Alla squadra però manca ancora il capitano, le due liste infatti non si sono sbilanciate su nessun nome nello specifico, ma l’identikit è chiaro: “Sarebbe ora di una sindaca donna”, affermano gli esponenti presenti. In ogni caso la scelta sarà fatta all'interno della coalizione di centro-sinistra. “Veniamo spesso visti come ideologici ma non è così – aggiunge l’esponente dei Verdi Rosina Ruatti – andiamo in coalizione e trattiamo, non siamo quelli del no, abbiamo anche noi delle proposte ed ascolteremo quelle degli altri”. 

     

    Il prezzo delle case deve scendere con prezzi calmierati

     

    Il clima all’interno della coalizione sarebbe rilassato. “Prossimamente si potranno avanzare delle proposte, è da mesi che internamente facciamo le nostre valutazioni. La scelta sta avvenendo serenamente e delicatamente; – dichiara Rabini, che sulla scelta del nome aggiunge – se ci sarà condivisione non ci saranno le primarie, e noi ce lo auguriamo”. Secondo gli esponenti dei due gruppi, la lista di centro sinistra dovrebbe annunciare il nome del candidato o della candidata entro metà gennaio. Per ora il discorso con gli altri partiti si sta concentrando sui temi. “Bisogna togliere l’accoglienza dalla logica emergenziale e renderla più sicura. La gestione del fenomeno è mancata soprattutto a livello provinciale, serve più sicurezza per le persone migranti e per i cittadini e cittadine”, afferma Rabini in riferimento alla gestione della questione emergenza freddo e sgomberi. 

  • L'alleanza: da sinistra: Rudolf Benedikter, Luca Di Biasio, Chiara Rabini, Rosina Ruatti e Cornelia Brugger. Foto: SALTO
  • "Con noi in giunta non si costruisce sul verde"

    Un punto cardine del programma congiunto riguarda il tema della casa, che sarà al centro della campagna elettorale nel 2025. L’alleanza si impegna a promuovere politiche per aumentare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili, favorendo la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e incentivando l’edilizia sociale. “Portiamo avanti il programma di governo dell’attuale giunta comunale che è di costruire sul costruito e non sul verde agricolo e sfruttare al meglio le aree dismesse. - Spiega il portavoce dei Verdi Rudi Benedikter - Con noi in giunta non si costruisce sul verde perché è sconveniente sia in termini economici che di tempistiche”. La scelta di non costruire sul verde si scontra però con quella di una parte del Pd e le discussioni in coalizione su questo punto potrebbero farsi piuttosto accese. 

     

    "Servirebbero tra i 500 milioni ed un miliardo di investimenti"

     

    L’obiettivo per Verdi e Sinistra rimane uno: il prezzo delle case deve scendere con prezzi calmierati. “Dobbiamo trovare un modo per cui non convenga che le case stiano sfitte ed un sistema assicurativo che tuteli chi affitta”, ha aggiunto Di Biasio. “Le soluzioni ci sono - ha proseguito l’esponente dei Verdi Cornelia Brugger - se si tolgono gli immobili sfitti cresce il numero delle case disponibili sia da vendere che da affittare, facendo abbassare i prezzi del mercato”.

    Una strategia che accomuna le due liste è quella di puntare sull’edilizia agevolata anziché lasciare tutto in mano al mercato privato. “Per investire ed influenzare attraverso il pubblico il mercato immobiliare servirebbero tra i 500 milioni ed un miliardo di investimenti – conclude Benedikter – se c’è la volontà politica si può fare, noi preferiamo utilizzarli per quello e risparmiare su altri settori come le strade”.