Politica | Dove la responsabilità?

Inceneritore allo sbando nel vuoto della politica

Tra i politici è evidente il desiderio di scaricare la patata bollente. Di chi è la competenza sui nuovi guai al termovalorizzatore, sabotato e poi di nuovo bloccato per motivi tecnici?

Un vuoto politico. È questo il problema principale con il quale deve fare i conti il termovalorizzatore di Bolzano. Non è solo una questione tecnica, di macchinari e di gestione. Il vero pericolo è che nella delicata fase attuale, la politica non sia oggettivamente in grado di prendersi le sue responsabilià in merito all'effettiva utilità e al problematico collaudo della struttura. 

Gestito fino a pochi mesi fa da Durnwalder e Mussner, il termovalorizzatore è dunque passato di mano quanto a competenza politica.
A sovrintendere c'è naturalmente il neonato Landeshauptmann Arno Kompatscher, dimostratosi però finora molto cauto.
E la competenza specifica sul termovalorizzatore è passata a Richard Theiner quale assessore allo sviluppo del territorio, ambiente ed energia. 
La competenza sul contestato termovalorizzatore non è passata, guarda caso, a Christian Tommasini nuovo assessore alle 'opere pubbliche'. Perché? Per quale motivo Tommasini è stato privato della competenza sull'implementazione e l'avvio della più importante opera pubblica della provincia di Bolzano dopo il tunnel di base?

In pieno balletto delle competenze la politica non può essere efficace come dovrebbe, non c'è dubbio. Tanto più che il balletto presuppone anche il sottoballetto dei direttori di ripartizione e di dipartimento. Che, ad esempio, prevede che il direttore della ripartizione infrastrutture Valentino Pagani che ha seguito finora la realizzazione del termovalorizzatore, segua ora i destini del suo ex assessore Mussner, promosso a suo capodipartimento

Patata bollente dunque sempre di più nelle mani dei tecnici, a svolgere un ruolo che spesso si tinge di politico. Anche se, come sappiamo, non dovrebbe essere così. 
C'è naturalmente una eccezione, rappresentata anche qui guarda caso dal sindaco di Bolzano Spagnolli, che nei giorni scorsi ha lanciato un allarme eco-terroristico in occasione del sabotaggio verificatosi al termovalorizzatore. 
Si è trattato sì di una presa di posizione politica. Ma quanto può aiutare l'attribuzione del danno agli ambientalisti, senza prima aspettare i risultati delle indagini della procura? Soprattutto quando invece nell'ambiente dei tecnici si ipotizza da una parte del gesto personale da parte di un operatore interno all'impianto e dall'altra di una possibile ritorsione di origine mafiosa?

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Enrico Lillo Gio, 02/20/2014 - 14:26

Una risposta alla domanda circa il perché la gestione politica del termovalorizzatore non sia stata data a Tommasini potrebbe essere quella che l'Assessore non sia sufficientemente all'altezza per gestire una struttura così imponente, peggio ancora, che le sue capacità siano considerate insufficienti dai suoi stessi colleghi di giunta. Questo la dice lunga su tante cose, da questi segnali possiamo anche comprendere quanto sarà dura per una parte della politica la prossima legislatura. Entrando nel merito dei problemi del termovalorizzatore, notiamo che i nostri politici non sono tanto meglio dei loro colleghi del resto d'Italia che tante volte hanno criticato. Allo stesso modo sanno lanciare i sassi per poi nascondere immediatamente la mano!!!

Gio, 02/20/2014 - 14:26 Collegamento permanente
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Argante Brancalion Gio, 02/20/2014 - 22:42

Riguardo all'accusa del sindaco agli pseudo ambientalisti. Questa è la nostra risposta: http://www.salto.bz/it/article/20022014/ino-pseudo-sindaco
I problemi dell'inceneritore sono problemi tecnici forse perchè è nuovo e si deve imparare ad usarlo, forse è una patacca, una patacca bollente.
Il problema politico, che esiste, è piuttosto legato ai riffiuti. Manca la direzione politica che indirizzi il nuovo piano dei rifiuti provinciali (che doveva essere presentato il 12 dicembre 2013 ma così non è stato). dovrà essre redato rispettando la direttiva EU del 2008 che metterebbe il nostro nuovo inceneritore parificato alla discarica ('na patacca). Questo è l'imbarazzo di fondo a cui aggiungere che mancano rifiuti e ne mancheranno ancora di più, e manca anche il teleriscaldamento e infine alla proposta di Trento bisognerà pur rispondere. Ci sarebbero delle soluzioni ma hanno bisogno di mea culpa e di un coraggio da leoni. Ma a ben guardare vedo irresponsabilità e leoni in gabbia.

Gio, 02/20/2014 - 22:42 Collegamento permanente