Politica | Bolzano

Alcol, c’è il coprifuoco

Ok del consiglio alla delibera sul divieto di consumo notturno sulle strade, ma la maggioranza si divide. Caramaschi: “Non è misura repressiva, la userò con parsimonia”.
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Foto: Othmar Seehauser

Telecamere, daspo urbano e giro di vite sugli alcolici. Il sindaco Renzo Caramaschi fa l’en plein. Ieri (19 settembre) il consiglio comunale ha approvato con 24 sì e 10 no la modifica al regolamento di polizia urbana che “per assicurare la quiete pubblica può vietare nelle strade e piazze il consumo e la detenzione di bevande alcoliche in orario notturno”, in sostanza dopo le 24. Chi sgarra dovrà sborsare dai 50 ai 1000 euro. “Si tratta di un’integrazione di una norma che esiste già dal 2002 per moderare il consumo di alcolici in certe ore notturne”, precisa il primo cittadino auspicando che la misura non venga strumentalizzata politicamente, e aggiunge: “Non parliamo di repressione, non è questione di limitare il diritto alla libertà, ma di rispettare alcune regole, è un fatto di educazione e civiltà, sembra che stiamo discutendo della Costituzione americana ma in realtà è solo un provvedimento finalizzato alla pacifica convivenza fra quei cittadini più ‘effervescenti’ e chi vuole riposare in tranquillità”. E promette: “Userò questa misura con parsimonia, in particolare sarà applicata nella fascia oraria che va dalle 2 alle 6 di mattina”.

 

 

A votare a favore, con la maggioranza, è stata la Lega, contrari invece Tobe Planer e Chiara Rabini dei Verdi, Il Movimento 5 stelle, Nicol Mastella (Io Sto con Bolzano), Casapound e Marco Caruso (gruppo misto). È stato inoltre accolto dallaula l’emendamento di Gabriele Giovannetti (Il Centrodestra) che esclude i bar dalla delibera. “Una misura di buon senso, i bar sono infatti il primo luogo dove si può esercitare il controllo e che non meritavano una misura repressiva - spiega Giovannetti -. Il nostro documento voto inoltre impegna ad avviare una campagna di informazione sul divieto durante un periodo di adeguamento durante il quale non sarà possibile elevare sanzioni, siamo riusciti a riequilibrare una delibera che adesso è in grado di tutelare sia l’interesse dei residenti al sonno e al riposo che le attività economiche che coloro che vogliano comunque divertirsi nel rispetto del prossimo. Oltre a ciò - conclude l’esponente di centrodestra - abbiamo ottenuto che venga approfondita la possibilità di estendere il divieto anche nei parchi pubblici in particolare in aree destinate ai giochi per bambini”.