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Meloni vuole allargarsi al centro?

Con l'eventuale nomina di Griessmair a Sottosegretario di Stato, Fratelli d'Italia punta a conquistare i moderati. Foppa (Verdi): "La SVP diventa parte del sistema Meloni". Nel Governo solo tre sottosegretari su 40 non sono parlamentari.
Kompatscher, Meloni, Calderoli
Foto: Presidenza del Consiglio dei Ministri
  • Fa discutere dentro e fuori la SVP l’ipotesi che l'ex sindaco di Brunico ed esponente della Stella alpina Roland Griessmair possa entrare nel governo Meloni come Sottosegretario di Stato “alle minoranze linguistiche” su nomina del ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli (Lega). Un fatto storico, o meglio, la rottura di un tabù, perché rappresenterebbe la prima partecipazione della Volkspartei a un governo italiano, per giunta di centrodestra. Griessmair e molti dirigenti del suo partito hanno però minimizzato, definendo il ruolo “meramente tecnico” e finalizzato in particolare alla riforma dell’autonomia sudtirolese. Un ruolo lo giocherebbe l’amicizia tra l’ex sindaco di Brunico e il ministro all'agricoltura Francesco Lollobrigida (Fratelli d'Italia).

  • Ingegnere senza tessera

    Ma nella Volkspartei c’è chi, come la senatrice Julia Unterberger, non è affatto entusiasta. “Non abbiamo mai partecipato a un governo italiano, a maggior ragione a un governo con un partito post-fascista. Se Griessmair volesse assumere quest’incarico, dovrà sospendere la sua tessera di partito”, ha spiegato alla Rai. In ogni caso, per la presidente del Gruppo per le Autonomie al Senato andrebbe nominato qualcuno “che abbia esperienza parlamentare, non capisco quale possa essere il contributo di un ingegnere della Val Pusteria che non si è mai seduto in Parlamento”.

  • (da sx) Roland Griessmair con il ministro all'agricoltura Francesco Lollobrigida: insieme durante una partita di playoff dell’HC Pustertal. Foto: Alps Ice Academy
  • Nella SVP si valuta l’opzione secondo cui Griessmair – qualora fosse nominato – possa auto-sospendersi dal partito per tutta la durata del suo incarico a Roma. Un’idea che pare aver convinto anche Luis Durnwalder: “Non vogliamo fare politica nazionale, siamo qui per la tutela delle minoranze. Collaborare in Parlamento sì, ma senza entrare nel governo”, aveva dichiarato in un primo tempo l’ex Landeshauptmann a Rai Südtirol, salvo poi aggiungere che “non bisogna essere un professore di diritto delle minoranze, lui è un pragmatico: se il ministro dice che serve un collaboratore e non un esperto… ma non dev’essere scelto perché appartiene a quel partito. In quel caso deve lasciarlo”.

  • Fratello Kompatscher

    Dure critiche arrivano anche dall’opposizione. Brigitte Foppa (Verdi) rivolge una lettera alla Volkspartei: “Cara Volkspartei, sei da molti decenni il più grande partito del Sudtirolo. Sei al potere dal dopoguerra. Chiunque decida di candidarsi con te ha una possibilità incomparabilmente migliore di ottenere qualcosa rispetto a qualsiasi altro partito. Sei tu a decidere cosa si decide in Sudtirolo, e lo fai dal 1948. Hai molto potere, ma perché creare posti di mantenimento, ne hai davvero bisogno?” si domanda la consigliera provinciale, che prosegue: “Griessmair era già stato rimproverato perché era stata fatta una legge apposta per lui, che stabiliva che un sindaco poteva gestire anche progetti edilizi nel proprio comune. La legge è stata poi cancellata, ma solo quando Griessmair non ha più potuto candidarsi a sindaco. All'epoca molti pensavano che, anche dopo l'era Durnwalder, le leggi sono fatte su misura”. Poi “il signor Griessmair è stato notato a Roma. Il Landeshauptmann dice, per carità di Dio, se è questo che vogliono i romani… Ma se accade davvero, allora la SVP è a tutti gli effetti parte del sistema Meloni”.

  • La consigliera provinciale dei Verdi, Brigitte Foppa: "La SVP ha già molto potere, ha bisogno di creare posti di mantenimento?" Foto: Seehauserfoto
  • Dello stesso avviso è il Team K, secondo cui “la SVP sta diventando sempre più una succursale dei Fratelli di Giorgia Meloni. Mentre la SVP finge di non saperne nulla, altri si chiedono quali siano le qualifiche di Griessmair per questo incarico – un incarico di governo, si badi bene – a parte l'essere amico del ministro Lollobrigida. La SVP si sta trasformando in un partito di estrema destra che coltiva legami duraturi coi partiti di destra italiani - che hanno ben poco a che fare con le minoranze, l'ambiente o la giustizia sociale. Kompatscher ha fatto da apriporta ai Fratelli”.

  • Palla al centro

    L’offerta del governo Meloni sembra però parte di una strategia più ampia: allargarsi al centro. Lo spiega ampiamente, nella sua newsletter settimanale, il cronista parlamentare de Il Post Valerio Valentini, ben informato sugli accadimenti a Montecitorio. Secondo Valentini, Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni puntano ad attrarre l’elettorato moderato e “ampliare la base sociale e politica” di FdI, come precisa al Post il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami. Per il ministro Francesco Lollobrigida “espandere il potenziale consenso non è una cosa sbagliata: ma non il consenso di Fratelli d’Italia, bensì del centrodestra nel suo complesso”.

  • Il neo-sottosegretario al Sud, Luigi Sbarra: dal 2021 al 2025 è stato segretario generale della CISL. Foto: CISL
  • Un segnale in tal senso è la recente nomina a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud di Luigi Sbarra, segretario generale uscente della CISL, sindacato cattolico che sinora aveva rapporti privilegiati col centrosinistra. Valentini parla di “trattative piuttosto solide, e ancora in corso, con la Südtiroler Volkspartei, per far sì che un loro esponente assuma la carica di sottosegretario con delega alle minoranze linguistiche”. “Un altro muro che cadrebbe”, dice al Post Lollobrigida, mentre il deputato e Obmann SVP Dieter Steger ammette: “Se ne è discusso con esponenti di governo, ma bisogna che ci sia una proposta messa nero su bianco, da far approvare dal partito in modo ufficiale. Ma al di là della nomina in sé, che certo sarebbe un segnale di attenzione per la nostra comunità, quello che a noi sta a cuore è l’approvazione della riforma costituzionale”. Un avvicinamento ulteriore di FdI potrebbe inoltre essere finalizzato a togliere a Forza Italia “l’esclusiva” del rapporto privilegiato con la Volkspartei, soprattutto in Europa. 

  • (Quasi) tutti parlamentari e di partito

    A proposito dell'anomalia di Griessmair – che non è né deputato né senatore – su quaranta sottosegretari del governo Meloni, solo tre non sono parlamentari: oltre a Luigi Sbarra, nominato lo scorso 12 giugno, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi Alfredo Mantovano e la sottosegretaria al Made in Italy Fausta Bergamotto (FdI). Solo due – gli stessi Sbarra e Mantovano – non hanno tessere di partito: 18 sottosegretari sono di Fratelli d’Italia, 11 della Lega, 8 di Forza Italia e uno di Noi Moderati.

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△rtim post Sab, 06/21/2025 - 10:37

Man tut so, um sich besser als "Mitte" zu verkaufen. Man spielt und führt der SVP, dem LH hier zudem noch ein wenig mehr, die eigene Handlungsunfähigkeit vor.
Der Schachzug Roms mit Grissmair ist ja ebenso giftig wie die geplante Autonomiereform.
Vereinfacht gesagt, man bietet etwas an, dir aber dadurch Nachteile entstehen.
Wozu ansonsten statt der eigentlichen Partner (SVP, LH, Parlamtarier …) ein allein von Rom bestimmter „Kümmerer“, der weder fachlich kompetent ist noch Präsenz ausstrahlt?
Eben genau deshalb.
Man kennt es. Man lässt sich durch einen Vorteil, einen Posten lenken.
Sachbezogen und lösungsorientiert müsste die Frage wohl eher lauten: Wieso kann das Südtirol, Österreich und Italien sich hier nicht einfach auf eine gemeinsame Kommission, einen gemeinsamen Kommissar bzw. eine Beauftragte einigen, um zumindest die Standards der Schutzbestimmungen des Pariser Friedensvertrages von 1946 auch endlich mal umzusetzen bzw. zu beobachten und zu bewerten?

Sab, 06/21/2025 - 10:37 Collegamento permanente