Ambiente | olimpiadi 2026

Il no di artisti e scrittori alla pista

Aumentano le adesioni per la manifestazione contro la realizzazione dello sliding center di Cortina. Nel frattempo le trattative per la costruzione si complicano.
Manifestazione Riprendiamoci Cortina 18.3.2023
Foto: Privat

No allo sperpero di Cortina. Sono di più le adesioni alla manifestazione organizzata dalla comunità ampezzana domenica 24 settembre, contro la realizzazione della pista da bob progettata per le Olimpiadi invernali 2026.

L’iniziativa si terrà in piazza Dibona a Cortina d’Ampezzo, alle ore 10:30. Seguiranno interventi che inquadreranno il problema e le proposte per superarlo, per poi proseguire con un corteo in direzione Pista da Bob che concluderà presso il limitrofo anfiteatro del Parco Giochi comunale. “L’iniziativa è aperta a tutte le cittadine e a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro delle nostre montagne – scrivono gli organizzatori – non si spendano 120 milioni per una pista, ma per sostenere la montagna e chi ci abita con politiche sociali, sanitarie, abitative e servizi dignitosi”.

In molti hanno dato l’adesione, anche organizzazioni altoatesine e sudtirolesi. Hanno sottoscritto l’appello Libera Veneto, Club Alpino Italiano, la Commissione Interregionale Tutela Ambiente Montano Veneto Friuli Venezia Giulia, CAI centrale,  Extinction Rebellion Venezia, Legambiente Veneto, Mountain Wilderness, Italia Nostra sez. di Belluno, Italia Nostra Consiglio Regionale del Veneto, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Ci Sarà un Bel Clima, Protect Our Winters, The Outdoor Manifesto, Coordinamento Pace e disarmo di Belluno, Cooperativa agribiologica El Tamiso di Padova, AIAB Veneto - associazione italiana per l'agricoltura biologica del Veneti, Friday For Future Trento, Legambiente Veneto, Legambiente della Carnia-Val Canale-Canal del Ferro, Heimatpflegeverband Südtirol, Dachverband für Natur- und Umweltschutz, AVS Alpenverein,  PPP piattaforma pro Pusteria.

A sostegno della manifestazione sono anche scrittori, atleti e artisti di fama nazionale.

''No alla pista di bob perché è pura speculazione edilizia. Un'infrastruttura costosa, impattante sulla montagna, che ancora una volta ruba ed erode territorio e che sarà usata due tre giorni per poi venire abbandonata. È talmente ovvio da essere imbarazzante'', ha dichiarato il vincitore del premio Strega, Paolo Cognetti.

Contrario anche l’esploratore e divulgatore Alex Bellini: ''La costruzione della pista da bob non è coerente con il principio di sostenibilità indicato nell'agenda olimpica 2020, e risulta anche palesemente contraria a quanto indicato nel dossier di candidatura. In secondo luogo sull'area dove verrà costruita la pista ci sono una serie di vincoli, eppure l'opera non sarà sottoposta a valutazione di impatto ambientale poiché i tempi sono stretti e bisogna fare in fretta. C'è infine un tema di gestione irresponsabile delle risorse economiche. La costruzione, infatti, prevede una spesa complessiva di 120 milioni di soldi pubblici che potrebbero essere risparmiati accettando l'offerta di Innsbruck. In più non va dimenticato che i costi di gestione dell'impianto sarebbero a carico del Comune di Cortina. Ciò va contro i bisogni della popolazione che chiede da tempo la ristrutturazione della piscina, del cinema e  l'ammodernamento della pista ciclabile.”

La scialpinista Martina Valmassoi afferma invece che ''124 milioni di euro per 35 persone che praticano bob e slittino sono troppi. Questa pista sarà riservata alle olimpiadi che però dureranno solo una settimana. A 168 chilometri da Cortina si trova la pista di Innsbruck che è utilizzabile, perché non andare lì? ".

Il giornalista Marco Albino Ferrari rinnova la sua partecipazione "perché Zaia spera di sostenere le spese di gestione con 7000 discese turistiche all'anno. Questo è Impossibile. Innsbruck si fermava a 1000. E poi 40 secondi di discesa per 170 euro di biglietto, ma è davvero questo il turismo che fa bene alla montagna?".

Trattive in fumo

Dopo la gara d’appalto andata deserta lo scorso 31 luglio, si sono aperte le trattative per la procedura negoziata. I termini per presentare le offerte scadevano ieri, 20 settembre, ma a quanto pare – ha rivelato il Fatto Quotidiano – anche questa seconda gara è andata deserta. Diverse indiscrezioni, confermate da alcuni sopralluoghi, vedevano in lizza la WeBuild (ex Impregilo-Salini) e Pizzarotti ma, a quanto risulta, non avrebbero valutato vantaggiosa la corsa contro il tempo di Simico, che nel frattempo non ha diffuso alcun comunicato ufficale

Secondo le indiscrezioni riportate dal giornale si starebbe cercando di fare lavorare assieme i due colossi al fine di ridurre i tempi, ormai sempre più ristretti.

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Josef Fulterer Ven, 09/22/2023 - 06:58

"124 Mio. € + ein für die Gemeinde Cortina nimmer-sattes Beton-Monster zwischen den Füßen für die nächsten Jahrzehnte, für ein paar Stunden mit dem 1.000stel Sekunden-Nerven-Kitsel," sind ein zu hoher Preis!

Ven, 09/22/2023 - 06:58 Collegamento permanente