La rivolta di Ponticino
Da alcune settimane la piccola località di Bundschen/Ponticino, collocata all'ingresso della val Sarentino, è in subbuglio. Un subbuglio che sta lentamente prendendo la forma di una vera e propria rivolta condotta dai cittadini (si tratta di circa 200 persone) contro la propria amministrazione, e in particolare contro il sindaco Franz Locher.
La motivazione della profonda insoddisfazione riguarda il progetto – ormai quasi operativo – di installare 13 nuovi tralicci dell'alta tensione in grado di aumentare esponenzialmente la capacità di trasmissione energetica (fino a 132.000 volt) e sopperire così ai cresciuti bisogni della popolazione, in passato penalizzata dalla precedente istituzione di una cosiddetta “zona rossa” che di fatto impediva a quanti avessero costruito impianti fotovoltaici di essere sufficientemente serviti. Ma ecco il punto dolente: sindaco e giunta avrebbero infatti firmato la delibera attuativa del progetto (già nel novembre del 2014) senza fornire informazioni su dove sarebbe passato il nuovo tracciato: praticamente nelle immediate vicinanze delle case e dei masi del paese.
L'architetta Ingrid Furgler, attivista del comitato denominatosi Alta Tensione Ponticino/La variante ‘ben accetta’, che adesso si oppone fermamente all'esecuzione del progetto nei termini previsti dall'amministrazione, ci rivela perché ci si è accorti solo con grande ritardo di cosa stava accadendo: “Circa tre settimane fa alcuni tecnici della Terna (la ditta responsabile della costruzione dei tralicci, ndr) si sono presentati per compiere i primi rilievi necessari al picchettamento del tracciato, e ovviamente la cosa ha destato un certo stupore. Gli stessi tecnici erano sorpresi dalla nostra reazione. Un contadino si è dunque attivato, chiedendo spiegazioni e pretendendo che gli fosse mostrato il progetto. Solo in questo modo la verità è così venuta alla luce”.
A quel punto si è diffusa immediatamente una grande preoccupazione, sfociata però costruttivamente nella proposta di adottare una variante (definita per l'appunto “ben accetta”) che potesse dissuadere l'amministrazione dal proseguire nei suoi piani e convincerla a spostare il tracciato sul versante orografico destro della valle, evitando dunque tutti i problemi connessi all'attraversamento del paese.
“Quando il 12 febbraio abbiamo presentato questa proposta – prosegue l'architetta Furgler –, il sindaco e l'assessore all'energia del Comune (Josef Mair) la giudicarono molto buona, assicurandoci insomma che si trattava di un'ipotesi realizzabile. Eppure a queste assicurazioni non sono seguiti poi i fatti da noi auspicati. Al contrario, ci sono stati presentati impedimenti di ogni tipo, prima scaricando la responsabilità sugli uffici provinciali, quindi addirittura dicendoci che l'inghippo ormai si può risolvere solo passando per Roma”.
Delusi e frustrati dallo scaricabarile del sindaco e dei suoi più stretti collaboratori, adesso la popolazione di Bundschen/Ponticino ha deciso di convocare un'assemblea informativa – si terrà domani (martedì 23 febbraio) presso la locale locanda (Gasthaus Bundschen) – alla quale sono stati invitati a partecipare il sindaco Locher, l'assessore Mair, il direttore del dipartimento Sviluppo del territorio, Ambiente ed Energia Florian Zerzer, e persino l'assessore provinciale Richard Theiner.
“Purtroppo all'assemblea non parteciperà nessun rappresentante della Terna – commenta ancora Furgler –, ma noi speriamo ugualmente che un confronto diretto tra tutti i responsabili faccia finalmente chiarezza e si arrivi all'accettazione della nostra variante. In caso contrario non ci resta che proseguire la lotta”.