Ambiente | Grandi opere

Finito il rodaggio: il termovalorizzatore è passato ad Ecocenter

L'obiettivo è quello di arrivare prima o poi ad incenerire i rifiuti di tutta la provincia, producendo energia e calore mantenere le sue tariffe 'sotto controllo'.

I costi per lo smaltimento dei rifiuti sono in costante crescita e gli esperti arrivano a prevedere che nel giro di 15 anni potrebbero addirittura raddoppiare. Questo nonostante le prassi virtuose sulla raccolta differenziata ormai estese, con qualche fatica, anche al capoluogo.

Quale allora la soluzione per non fare in modo che per i cittadini i costi per lo smaltimento dei rifiuti diventino un vero e proprio incubo?
La ricetta della Provincia e di Ecocenter - società pubblica con la partecipazione del comune di Bolzano (44%), provincia (9%) e degli altri comuni altoatesini per le quote restanti - è molto semplice. In sostanza l'obiettivo è quello di far funzionare bene e prima possibile a regime il termovalorizzatore, nonostante gli incidenti verificatisi nella fase di rodaggio, la preoccupazione per l'attuale mole insufficiente di rifiuti da smaltire e l'incompletezza della rete di distribuzione dell'energia termica ricavata dall'impianto.

Tant'è. Ieri 21 maggio 2014 la Provincia ha definitivamente consegnato l'impianto ad Ecocenter, ma l'assessore provinciale competente Richard Theiner ha prudentemente usato il condizionale riferendosi agli obiettivi di cui sopra. 

"Se l'impianto funzionerà nel modo previsto, possiamo pensare di tenere le tariffe sotto controllo grazie alle entrate rese possibili dalla produzione di energia e calore."

Si tratterà, insomma, di una sorta di circolo virtuoso che andrà a tutto vantaggio dei cittadini. Ma solo 'se' l'impianto funzionerà nel modo previsto. Come dire: non si tratta di una certezza ma di un auspicio. Anche se corroborato da buone premesse. 

Dal canto suo il presidente di Ecocenter Stefano Fattor, già assessore all'ambiente del comune di Bolzano, ha detto di ritenere che "l'esperienza accumulata con la gestione senza incidenti del vecchio inceneritore, e il fatto di essere una società pubblica non nata per distribuire dividendi, rappresentino una garanzia di buona gestione".

Dunque con oggi inizia la corsa. Con l'obiettivo finale di arrivare ad incenerire circa 110mila tonnellate di rifiuti provenienti da tutto l'Alto Adige.
Il termovalorizzatore (e coloro che l'hanno fortemente voltuo) riusciranno a manenere le loro promesse?

 

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Alberto Stenico Gio, 05/22/2014 - 14:38

la Provincia, che ha costruito l'inceneritorr con le tasse pagate dagli altoatesini, avrebbe dovuto applicare un principio di bon governo, confrontando tra loro diverse proposte per la gestione dell'impianto, scegliendo poi la migliore sul piano della qualita e del prezzo. Invece si procede all'affidamento diretto alla propria società "in house" senza nessun confronto competitivo preventivo. Arrivare primi in una gara con un solo partecipante ammesso.....

Gio, 05/22/2014 - 14:38 Collegamento permanente