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WeFairPlay, premiate due studentesse

Giunge quest'anno alla sua quarta edizione l'iniziativa della squadra di calcio GS Excelsior. Oggi, intanto, premiate le due storie di fair play scelte degli alunni che hanno partecipato al concorso di storytelling.
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Foto: wefairplay
  • Sono Lisa Marie Telfser per le scuole in lingua tedesca e Silvia Zanin per quelle in lingua italiana le due vincitrici del concorso di storytelling promosso da WeFairPlay, l'iniziativa della squadra di calcio GS Excelsior che ormai da quattro anni premia gesti di correttezza, inclusione e solidarietà sportiva. 
    Dopo il successo dello scorso anno, venerdì 10 ottobre tornerà infatti con la quarta edizione la cerimonia di premiazione di WeFairPlay, che si terrà alla Fiera di Bolzano, durante la quale verranno assegnati sei premi ad altrettante storie di sport e di vita a persone e associazioni che con i loro gesti e iniziative si sono distinte come esempi fair play. L'evento è nato infatti dalla celebre squadra di calcio locale nota per la propria correttezza in campo e per concedere ad ogni tesserato lo stesso "minutaggio" in una stagione, indipendentemente dal talento.

  • Silvia Zanin: ha citato la Maratona di Londra 2017, quando Matthew Rees si fermò per aiutare David Wyeth a tagliare il traguardo Foto: wefairplay
  • Nel corso della conferenza stampa di avvicinamento alla cerimonia, tenutasi oggi (lunedì 22 settembre) presso il Liceo Scientifico Sportivo “G.Toniolo” di Bolzano, WeFairPlay ha annunciato i vincitori del concorso di storytelling riservato alle scuole superiori: per gli istituti in lingua tedesca è stata premiata Lisa Marie Telfser del liceo delle scienze sociali in lingua tedesca di Merano. La studentessa ha scelto il gesto di fair play di Miroslav Klose in Lazio-Napoli (2012): dopo un gol di mano non visto, l’attaccante ammise il fallo e la rete fu annullata. Nel testo, Telfser mette in luce un’idea di fair play che va oltre onestà e giustizia e che si fonda su umanità, empatia e altruismo, con un forte valore educativo soprattutto per i più piccoli. Per le scuole in lingua italiana è stata premiata Silvia Zanin del Liceo Scientifico Sportivo “G. Toniolo” di Bolzano: il suo elaborato ricorda che lo sport non è solo medaglie e record, ma rispetto delle regole e degli avversari, rifiuto di violenza, razzismo e doping e capacità di accettare la sconfitta. A sostegno di questa visione, Zanin cita la Maratona di Londra 2017, quando Matthew Rees si fermò per aiutare David Wyeth a tagliare il traguardo, offrendo un esempio universale di sportività e solidarietà.
    Oltre alle superiori, sono già stati premiati gli elaborati delle primarie di Bolzano con “Il fair play in un disegno” (classe 4CF della Alexander Langer e classe terza della Giuseppe Verdi di Salorno).

  • Lisa Marie Telfser: ha scelto il gesto di fair play di Miroslav Klose in Lazio-Napoli (2012) Foto: wefairplay
  • Tornando alla cerimonia del 10 ottobre, Valter Vezzù, presidente del GS Excelsior spiega: "Alla quarta edizione di WeFairPlay porteremo ancora una volta sul palco storie che dimostrano che il fair play è pratica quotidiana, non retorica. Abbiamo creduto in questo progetto fin dal primo giorno e lo sosteniamo con ciò che sappiamo fare: raccogliere e valorizzare le segnalazioni dal territorio, coinvolgere le scuole, costruire insieme ai partner una serata che premi gesti e iniziative capaci di includere. È il nostro modo di mettere lo sport al servizio della comunità, in coerenza con i valori che guidano ogni nostra attività".
    Ospite d’onore di quest'anno: Arijana Boras, campionessa bosniaca e simbolo di tenacia. Cresciuta tra le montagne e ispirata dalle Olimpiadi di Sarajevo ’84, debutta ad Albertville ’92 con la Nazionale jugoslava. La Guerra e un grave infortunio la fermano, ma la solidarietà dello sport - dal sostegno di Alberto Tomba all’accoglienza di Deborah Compagnoni a Bormio - le consente di ripartire e tornare ai Giochi a Lillehammer ’94 e Nagano ’98. Dopo una carriera segnata da sette interventi al ginocchio, sceglie di lasciare l’agonismo restando un punto di riferimento per la comunità. La sua storia unisce talento, disciplina e aiuto reciproco: i valori che celebra WeFairPlay.
    A valutare i gesti di fair play sarà una giuria d’eccezione composta dalla pluricampionessa mondiale di tuffi Tania Cagnotto, dal fuoriclasse dell’hockey Martin Pavlu, dall’atleta paralimpica Claudia Schuler, dalla campionessa olimpica Antonella Bellutti, dal campione paralimpico di sci alpino Christian Lanthaler, dalla campionessa di sci Manuela Mölgg e dall’ex nazionale azzurro, oggi sindaco di Verona, Damiano Tommasi. Al loro fianco il direttore del quotidiano Alto Adige Valentino Beccari, i giornalisti Stefano Bizzotto, Andreas Vieider e Manuela Vontavon.