Politica | Asili nido

Lavoro di cura

Imperversa l'ennesima campagna "contro". Erano meglio gli "asili" degli 80 euro?
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Erano meglio gli asili nido degli 80 euro? Certo teoricamente sì.

Sono anni che come SNOQ chiediamo che il lavoro di cura venga distinto dalla cura affettiva e quindi sarebbe meglio avere le case di lungo degenza per gli anziani, rispetto ai soldi per la badante o per far stare a casa le donne a curare gli anziani. Il criterio è lo stesso.

Però...c'è più di un però. Intanto la battaglia si combatte sul fronte del reddito, sembra che siano concessi alle famiglie con reddito entro i 90.000 euro. Ma come? In  tanti twittano "li danno ai ricchi!".

Ora basta fare un semplice calcolo, 90.000 euro, diviso 2 (persone che lavorano) fa 45.000 euro lordi/anno, che diviso 1,55 circa -quello che resta in tasca al lavoratore o alla lavoratrice è grosso modo  29.000.

Quindi non stiamo parlando di "ricchi", stiamo parlando di soglie di stipendi non da fame, ma nemmeno da urlo.

Secondo argomento, il tasso di natalità. Cala in Italia ed è all'1,2 % (46,6 occupazione femminile) mentre in Francia è al 2,2% (76,6 occupazione femminile) quindi se lo vogliamo far crescere, lo si fa pensando che le coppie che magari non hanno figli, ne facciano uno,  oppure che le coppie con un figlio ne facciano un secondo.

Si devono mettere in moto appunto, tutti quei meccanismi che favoriscano l'aumento del tasso di natalità e parallelamente la permanenza delle donne nel mercato del lavoro. 

A questo punto con 29.000 euro/anno/genitore (nella situazione migliore) e 2 figli, chi ne ha lo sa, non si fanno salti mortali.

Il punto più interessante però è un altro. Da una ricerca condotta in Alto Adige Südtirol tra fine 2013 e inizio 2014 è emerso che dalle donne che hanno lasciato il lavoro tra i 30 e i 39 anni, perchè è nato un bambino, veniva fatto un semplice calcolo: "prendo 900,00 euro al mese, se 300,00 euro li pago di nido, me ne restano 600,00 quindi sto a casa e mi godo i figli".

Ragionamento figlio della cultura patriarcale in cui viviamo. Ossia, le donne non pensano che i 300,00 euro di nido li dovrebbero quanto meno suddividere a metà con il partner! NO! Il figlio è della mamma, nella nostra società (purtroppo) e quindi il conto si fa sul suo stipendio. Senza fare i conti che lasciare il lavoro comporta meno contribuzioni previdenziali, meno pensione, depressioni quando i figli crescono, difficoltà a ricollocarsi nel mondo del lavoro.

Se siamo immersi in questa cultura, se chiamiamo "asilo" il nido, con la connotazione che questa parola si porta dietro dalla notte dei tempi, in cui le madri che non potevano accudire i figli li lasciavano in "asilo" davanti alle chiese, abbandonandoli, non c'è da stupirsi che il semplice calcolo, che ad ognuna viene in mente di fare è quello di togliere la retta del nido, dal proprio stipendio, e non di toglierne la metà dal proprio e la metà da quello del papà.

Quindi ben vengano gli 80,00 €, perchè formano parte di quel processo culturale da modificare. Bene perchè verranno dati alle donne e quindi potranno trasformarsi in un disincentivo a lasciare il lavoro. 

Non dimentichiamo che in Alto Adige Südtirol, sono 600 le donne che ogni anno lasciano il lavoro perchè nasce un figlio.

Certo, sarebbero meglio i nidi degli 80,00 €, ma chi grida ora allo scandalo, in passato non si è stracciato le vesti  nè per i nidi, nè per gli 80,00 €.

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gorgias Gio, 10/23/2014 - 19:33

Codivido il ragionamento, che una donna dovrebbe non solo considerare il reddito netto aggintivo, mà anche contributi previdenziali e pensione.

Però questo ragionamento è una castroneria:
>Ragionamento figlio della cultura patriarcale in cui viviamo. Ossia, le donne non pensano che i 300,00 euro di nido li dovrebbero quanto meno suddividere a metà con il partner!<

perchè alle fine se in questo scenario la donna va a lavorare per 900 € e si paga per l'asilo nido 300 € il reddito famigliare sarà sempre e solo 600 € in più: x + 900 - 300 = x + 600 ( x stà per il reddito famigliare se la donna stà a casa)

A che cosa serve suddividere i 300 € in due parti se alla fine si dovranno sottrare entrambi gli importi da 150 € dal reddito famigliare?

Le donne che stanno a casa pensano in questo modo:
"prenderemo 900,00 euro al mese in più, se 300,00 euro pagiamo di nido, ce ne restano 600,00 in più quindi sto a casa e mi godo i figli".

Gio, 10/23/2014 - 19:33 Collegamento permanente