La Regione boccia le quote di genere
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Dopo una discussione durata due giorni con 33 interventi si risolve in un nulla di fatto l’emendamento sulla rappresentanza femminile nel governo della Regione Trentino Alto Adige. Il disegno di legge per garantire la rappresentanza di genere nella Giunta Regionale in maniera proporzionale alla presenza nel Consiglio, presentato dal gruppo consiliare dei Verdi e dall’opposizione di centro-sinistra, e co-firmato dalla SVP, avrebbe dovuto essere approvato ieri dal Consiglio Regionale ma è naufragato. Durante la discussione in aula Fratelli d’Italia e Lega Salvini si sono schierati contro la proposta di legge bloccandola. Al suo posto la maggioranza si è accordata su un emendamento proposto dalla consigliera leghista Stefania Segnana che stralcia l'obbligo della proporzione tra i due generi eletti in Consiglio, eliminando le quote di genere in favore di un compromesso che sa di sconfitta: basta che ci sia almeno una donna in Giunta. L’emendamento, che prevede che sia sufficiente una singola rappresentanza in Giunta del genere meno rappresentato in Consiglio, sarà votata nella prossima seduta.
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“Arno Kompatscher non deve versare lacrime di coccodrillo né illudere le persone”
L’emendamento alla legge regionale 25/1952 era nato a seguito delle polemiche per la Giunta regionale esclusivamente maschile, espressa in un primo tempo dalla maggioranza SVP-centrodestra. Una (non-)soluzione poi corretta con la formula della “donna a turno” e l'elezione a vicepresidente di Giulia Zanotelli al posto di Maurizio Fugatti.
Il presidente della Giunta Arno Kompatscher ha commentato: “Nell'aula, ma anche nella maggioranza, sul tema ci sono orientamenti molto diversi. Personalmente io a Bolzano sono anche assessore alle pari opportunità ed il tema mi sta molto a cuore. Qui siamo in Regione, ci sono state a suo tempo delle discussioni nella costituzione della giunta regionale, Questo emendamento costituisce un compromesso, io auspicavo un passaggio migliore, ma il segnale è comunque stato lanciato”. Attacca Brigitte Foppa, consigliera dei Verdi e prima firmataria del disegno di legge: “Con questa decisione la SVP dimostra quanto dipenda dalla politica retrograda dei suoi partner di destra. Il presidente della Regione, Arno Kompatscher, non deve versare lacrime di coccodrillo né illudere le persone di impegnarsi per le pari opportunità. La seduta di oggi dimostra chiaramente dove si posiziona questa Giunta e il suo presidente”.
"Una donna non basta. Eine Frau ist zu wenig."
In reazione a questa notizia sui social varie associazioni e gruppi attivi per le pari opportunità stanno diffondendo una lettera della Rete Donne Trentino Alto Adige - Frauennetz Trentino Südtirol che critica aspramente la scelta della maggioranza in Consiglio regionale ed invita ad un atto di protesta virtuale. "Elette grazie a chi negli anni ha lottato e ancora oggi lotta per più donne in politica, anche le donne in maggioranza si sono rese complici di questo passo indietro nelle pari opportunità - si legge nel messaggio diffuso per via telematica - aggrappandosi con una mano, per salire dove si governa, mentre con un piede, prendono a calci in faccia le altre donne, perché ritengono di avercela fatta solo per meriti personali e non in virtù di costanti e continue battaglie per i diritti delle donne, portate avanti da chi le ha precedute. La Rete delle Donne Trentino Alto Adige si fa promotrice di un'azione di ferma protesta, chiedendo ad ogni donna e uomo che ha firmato la petizione per la presenza di donne in Giunta Regionale, esattamente un anno fa, di dimostrare la propria contrarietà a questo scempio dei diritti delle donne, legislativo, e sociale, inviando una mail sia al Presidente della Giunta Regionale [email protected] , che ad uno dei media territoriali, scrivendo: 'Una donna non basta. Eine Frau ist zu wenig'. Aiutateci a dire no, alle donne usate come scambio merce."
Critica anche la Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, che si è schierata in favore della quota di genere. " Non è un “Nice-to-have” , bella da avere, ma una misura urgentemente necessaria per raggiungere una reale parità dove si governa. Le donne rappresentano quasi il 50% della popolazione - eppure sono sistematicamente sottorappresentate nelle posizioni decisionali politiche - si legge nella nota -. La proporzionale etnico/linguistica è facilmente accettata in Alto Adige, la quota di genere è invece giudicata e percepita come un ostacolo. È ingenuo credere che la parità delle donne in politica si realizzi “da sola”. Le donne devono ancora superare ostacoli strutturali in molti settori".
"Per raggiungere questo obiettivo, le componenti della Commissione Provinciale Pari Opportunità per le donne sono convinte che sia necessaria una forte rappresentanza femminile anche in tutti gli organi politici. Dopo tutto, a ricoprire cariche politiche ci sono molti uomini meno qualificati di tante donne che potrebbero sedervi, ma non possono”, hanno affermato la Presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità Ulrike Oberhammer e la vicepresidente Nadia Mazzardis.
Das EU-Parlament engagiert…
Das EU-Parlament engagiert sich für die Gleichstellung der Geschlechter. Die EU und das EP setzt sich für den Schutz der Frauenrechte und die Verbesserung der Geschlechtergleichstellung am Arbeitsplatz, in der Politik und anderen Bereichen ein.
"Die Europäische Union erlässt Rechtsvorschriften zur Gleichstellung von Frauen und Männern. Sie formuliert auch Empfehlungen, tauscht bewährte Verfahren aus und stellt finanzielle Mittel bereit, um die Maßnahmen der Mitgliedstaaten zu unterstützen. Auch die Rechtsprechung des Europäischen Gerichtshofs spielt bei der Ausgestaltung der EU-Gleichstellungspolitik eine wichtige Rolle. Das Europäische Parlament wiederum verfasst Initiativberichte zu Genderfragen und fordert stärkere Bemühungen, um die Gleichstellung der Geschlechter voranzutreiben." (Auszug aus: https://www.europarl.europa.eu/topics/de/article/20190712STO56961/eu-pa…)
Und was machen die hiesigen PolitikerInnen?
Wieso wohl, - könnten sich die svp und galateogeister fragen- , setzt sich die Eu für Geschlechtergleichstellung ein?
- Bei der svp argumentiert ein Stauder, dass eine fixe Quote die Bildung einer Regionalregierung sehr erschweren könnte. uiuiui
https://www.rainews.it/tgr/tagesschau/articoli/2025/01/svp-gegen-eine-h…
Der zeitgemäße Anspruch an euch patriarchalen PolitikerInnenköpfe ist: Brücken in eine geschlechtergerechte Zukunfter - zu einer geschlechtergerechten Gesellschaft- zu bauen.