"Attenti alla cubatura, rischiamo di perdere tutti 40 milioni"
Il magnate austriaco sprizza serenità e ottimismo, dicendosi certo che "il comune di Bolzano farà la scelta la scelta giusta perché ha capito che ha senso solo un progetto di dimensione internazionale".
A poche ore dalla decisione del comune, prevista per mercoledì prossimo, Benko ha incontrato la stampa puntando l'attenzione soprattutto sul verde ("abbiamo spiegato il nostro che è un concetto di qualità, combinato con il Virgolo") e sulla cubatura, vero e proprio punto cruciale di tutta l'operazione.
Nodo della questione è l'indice di densità: secondo le ultime indiscrezioni il comune vorrebbe fissarlo ad un coefficiente di 9,5, che consentirebbe in pratica di triplicare la cubatura esistente.
Per Benko non basta: "il coefficiente deve essere di 13,5", dice il magnate, affrettandosi a ricordare che non si tratta solo di suoi interessi personali ma anche e soprattutto degli interessi dei cittadini ("perchè il comune non vuole sfruttare al massimo il suo patrimonio? lo ha fatto con la Camera di Commercio, con il Teatro e via Garibaldi, perché non farlo anche all'autostazione?").
E per rendere più chiaro il concetto spara come al solito una cifra che fa tremare i polsi: 4 punti di coefficente in meno significano 40 milioni di valore che se ne vanno in fumo. "40 Milioni", ripete più volte, cercando di far capire quale sarebbe poi il peso di questo 'risparmio' quando poi, a posteriori, si andrà a contrattare con il comune per concorrere nel completamento delle opere necessarie nella zona (leggasi urbanizzazione, sistemazione della viabilità nel sottosuolo e - ancora una volta - il sogno di un nuovo Virgolo per i bolzanini).
Ultima domanda cruciale: e se il comune mercoledì non decidesse, Signa come si comporterrebbe? Farebbe causa? Abbandonerebbe il progetto?
Benko non cade nella trappola: sorride e si guarda bene dall'emettere ultimatum. "Vedremo", conclude sornione.