Film | salto weekend

Casablanca Reloaded

Per i 100 anni della Warner Bros torna in sala il classico immortale con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Tutto iniziò con la visita a Vienna di un insegnante newyorkese
Casablanca
Foto: Screenshot

Era l’estate del 1938 quando Murray Burnett, un insegnante ventisettenne di New York, si recò in vacanza nella Vienna occupata dai tedeschi e aiutò alcuni parenti ebrei a trasferire soldi all’estero. Tornò poi negli Stati Uniti e con l’idea di una commedia anti-nazista che gli frullava in testa scrisse, insieme all’amica Joan Alison, Everybody Comes to Rick’s, un’opera teatrale ispirata al suo viaggio. La pièce non riuscì però a farsi produrre a Broadway e fu venduta alla Warner Brothers per 20.000 dollari, il prezzo più alto mai pagato fino a quel momento per un lavoro non prodotto. Il titolo fu cambiato in Casablanca e vennero ingaggiati Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Il resto è storia. Nel 1943 la pellicola diretta da Michael Curtiz vinse tre Oscar: miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura.

Bogart, Bergman
Humphrey Bogart e Ingrid Bergman sul set


Casablanca, che torna al cinema in occasione del centenario della Warner Bros, è un film apertamente anti-nazista, la WB è stata la prima casa di produzione hollywoodiana a dichiararsi esplicitamente contraria al regime di Hitler e la prima a vietare la distribuzione dei suoi film nei territori occupati. Molti degli attori che interpretano i nazisti in Casablanca erano in realtà ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania. Proprio a causa delle sue tematiche il film non fu distribuito nel Paese fino al 1952. Fu proiettato in una versione pesantemente censurata con tutti i riferimenti al nazismo eliminati; era più corta di quasi mezz’ora e i personaggi principali furono riscritti attraverso il doppiaggio. Il combattente della Resistenza Victor Laszlo diventa un fisico atomico norvegese che scopre misteriosi raggi delta ed è in fuga dall’Interpol, e diverse sequenze famose, tra cui quella de “La Marsigliese”, sono state tolte. Bisognerà aspettare fino al 1975, quando un ri-doppiaggio e una riedizione permettono al pubblico tedesco di vedere finalmente il film nella sua integrità originale.

Casablanca | 4K Trailer 


Casablanca è anche un’opera profondamente romantica nonché la più citata di tutti i tempi con le sue battute indimenticabili come “Here’s looking at you, kid” o “We’ll always have Paris” o “Louis, I think this is the beginning of a beautiful friendship”. La storia è quella di Rick Blaine (Humphrey Bogart), americano con un passato da contrabbandiere espatriato a Casablanca nel Marocco francese sotto il regime filo-nazista, durante le prime fasi della Seconda guerra mondiale. Cinico e stanco del mondo l’uomo gestisce un locale, il Rick’s Café Americain, diventato, nonostante le costanti pressioni da parte delle autorità locali, una sorta di riparo per i rifugiati che cercano di ottenere lettere di transito che li aiutino a fuggire negli Stati Uniti. Quando un giorno Ilsa Lund, profuga norvegese e vecchia fiamma di Blaine - di cui lui è ancora innamorato -, e suo marito Victor Laszlo (Paul Henreid), leader della ribellione ceca evaso da un campo di concentramento, si presentano al suo caffè Rick si trova di fronte a una sfida difficile che porterà a complicazioni impreviste.

Casablanca dietro le quinte
Dietro le quinte: Humphrey Bogart, Claude Rains, Ingrid Bergman & Paul Henreid

 

Fun Fact: negli anni ’80 la sceneggiatura di Casablanca fu inviata ad alcune grandi case di produzione con il titolo originale Everybody Comes to Rick’s. Alcuni destinatari la riconobbero, ma la maggior parte di loro no. Molti si lamentarono del fatto che non era “abbastanza buona” per fare un film decente. Altri dissero che era “troppo datata”, che c’erano “troppi dialoghi” e “poco sesso”.
Non finisce qui. A metà degli anni 2000 Madonna si mise in testa di fare un remake di Casablanca con lei nel ruolo di IIsa Lund e Ashton Kutcher in quello di Rick. Propose la cosa a tutti gli studios che in blocco rifiutarono l’offerta - fra gli altri un dirigente le disse che il film “è considerato intoccabile”. Risultato: la pop star abbandonò il progetto. Deo gratias.