L'Alto Adige si ritrova sprovvisto di vaccini antinfluenzali. L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Bolzano accende nuovamente i riflettori sulla carenza di forniture di medicinali per combattere l'influenza stagionale. Un grido d’allarme che di recente era stato anche lanciato dalla presidente dell’Ordine Monica Oberrauch dopo il discusso caso degli antinfluenzali importati da uno studio dentistico di Bolzano e destinati alla Regione Lombardia.  

Nel 2018 in Alto Adige erano state vaccinate contro l’influenza 50.761 persone, nel 2019 sono scese a 47.249, mentre nel 2020 in totale sono state acquistate 86.500 dosi di antinfluenzale. Ma non bastano.

La mancanza di vaccini antinfluenzali - dicono Presidente e Consiglio dell’Ordine dei medici - “porta alla mancata immunità contro il virus dell'influenza. Ciò implica un grande svantaggio per la nostra popolazione, soprattutto per gli anziani ed i pazienti a rischio. Inoltre non bisogna dimenticare le categorie professionali a rischio, che quest'anno sono state immunizzate in modo insufficiente”.

[Ci aspettiamo] un’ondata influenzale che porterà un ulteriore aggravarsi della già critica situazione

Oltre alla pandemia di Covid-19 in atto l'Ordine si aspetta “un’ondata influenzale che porterà un ulteriore aggravarsi della già critica situazione”. Di qui la domanda dei medici: come mai la provincia di Bolzano è stata “penalizzata in termini di fornitura di vaccini rispetto ad altre regioni italiane?”.

La stessa Asl altoatesina, a fine settembre, aveva peraltro sottolineato che mai come quest’anno sarebbe stato importante vaccinarsi contro l’influenza per rendere più semplici le diagnosi per Covid-19 e anche per evitare il rischio di doppie infezioni nonché un eventuale sovraccarico degli ospedali.