Politica | Il 74° anniversario

“Populismo con la data di scadenza”

Il presidente Kompatscher lancia un messaggio inequivocabile in vista del 25 aprile, anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo. Il programma degli eventi.
Arno Kompatscher
Foto: upi

Domani si celebra in Italia la festa della Liberazione dal regime fascista e dall’occupazione militare tedesca dell’esercito nazista. “Il mio augurio per il 25 aprile è che il populismo, in Europa, abbia la data di scadenza”, è l’esplicito messaggio che arriva dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher che parteciperà alle manifestazioni in programma a Bolzano, in particolare presso il muro del lager di via Resia. 

Il mio augurio per il 25 aprile è che il populismo, in Europa, abbia la data di scadenza

Kompatscher insiste sulla necessità di un’Europa unita, “nella quale si possa convivere pacificamente e responsabilmente in uno spirito di autonomia. L’Europa è il più grande progetto di pace della storia, ed è nata proprio dalle ceneri della seconda guerra mondiale. Per questo motivo è fondamentale combattere i rigurgiti di nazionalismo, populismo, razzismo, e difendere l’idea stessa di Unione Europea”. E ancora: “Il nazionalismo ha sempre portato alla guerra, e proprio ciò che è accaduto nel secolo scorso, e che in molte parti del mondo accade ancora oggi, dovrebbe farci riflettere sulle conseguenze di tutto ciò. Non esiste un'alternativa al progetto di Unione Europea”.

 

 

Puntuale arriva anche l’Anpi a celebrare la ricorrenza: “Il 25 aprile è Festa nazionale. La festa della Liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista. Essa vedrà migliaia e migliaia di persone nelle piazze e nelle vie di tantissime città e paesi. Nessuno riuscirà a cancellarla. Ci riferiamo, in particolare, a chi cerca di negarla, paragonandola ad uno scontro tra ‘fascisti e comunisti’, mentre essa fu lotta vincitrice del popolo italiano contro il nazi-fascismo; a chi continua a gettare fango e fuoco sulla memoria delle partigiane e dei partigiani; a chi tenta con il solito argomentare razzista e ignorante di riportare l'orologio della storia al ventennio del criminale Benito Mussolini”.