Secondo l'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, per il controllo degli orsi in Trentino i radiocollari sono fondamentali. È quanto si evince da un carteggio tra l'istituto e la Provincia autonoma di Trento ottenuto in esclusiva da Il T Quotidiano, nel quale sono contenuti i verbali degli incontri ravvicinati avuti dalle persone con l’orsa KJ1, tra cui quello con un turista francese, e il parere positivo dell'Ispra in merito alla richiesta di abbattimento presentata dalla Provincia.

"Si ritiene infine opportuno ribadire, al fine di una più efficace gestione di questa tipologia di eventi, l’importanza di procedere nell’apposizione di radiocollari su individui di orso potenzialmente problematici, come è possibile ritenere che fosse KJ1 prima dell’attacco", scrive l'Ispra alla Provincia, "per seguire un individuo in tutti i suoi spostamenti, identificando situazioni di potenziale criticità altrimenti non rilevabili, quali ad esempio la permanenza in un’area più antropizzata" nonché per "intervenire in modo più efficace sugli esemplari con interventi di dissuasione e prevenzione".
Ciò "permette la rapida determinazione degli esemplari responsabili di interazioni orso-uomo consentendo un rapido intervento, necessario in situazioni di pericolo, tra cui anche la rimozione dell’individuo dal territorio". sebbene, secondo l'Ispra, vada comunicato alla popolazione che i radiocollari "non possono prevenire le interazioni tra orsi e uomini". Ispra raccomanda infine di aumentare il numero di radiocollari "sia nel caso di individui con comportamenti potenzialmente critici, sia in aree prioritarie (ad esempio le aree dove ancora non sono stati messi in sicurezza i cassonetti)".